Spazio: osservato il primo esopianeta fuori dalla via Lattea

Fabrizio Grasso
26/10/2021

Situato a 28 milioni di anni luce dalla Terra, il corpo celeste è grande quanto Saturno e sarà visibile di nuovo fra 70 anni.

Spazio: osservato il primo esopianeta fuori dalla via Lattea

Un team di astronomi ha annunciato di aver osservato un possibile nuovo esopianeta cioè un corpo celeste in orbita attorno a una stella diversa dal Sole. Sebbene se ne conoscano circa 5000, si tratterebbe del primo avvistamento esterno persino alla Via Lattea. Il candidato esopianeta si troverebbe nella galassia a spirale Messier 51 (M51) chiamata anche Galassia Whirlpool, a circa 28 milioni di anni luce dalla Terra, e avrebbe le dimensioni di Saturno.

L’esopianeta è stato scoperto con un telescopio a raggi X della Nasa

La scoperta, pubblicata su Nature Astronomy, è opera del team di Rosanne Di Stefano dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, negli Stati Uniti. Per l’analisi, gli esperti hanno fatto uso di un telescopio a raggi X Chandra di proprietà della Nasa, capace di rilevare il transito di corpi celesti grazie alla luce delle varie stelle. Gli scienziati hanno infatti notato cali di luminosità dei raggi ricevuti da quello che in gergo tecnico è noto come “binario luminoso”, dovuti probabilmente al transito del nuovo esopianeta. «Il nostro metodo è l’unico attualmente disponibile per scoprire pianeti al di fuori della nostra galassia», ha detto la dottoressa Di Stefano ai microfoni della Bbc. «In questo modo siamo in grado di misurare una curva di luce a qualsiasi distanza».

Il transito del pianeta è durato circa tre ore, durante le quali l’emissione di raggi X è scesa a zero. Sulla base di queste informazioni, gli astronomi stimano che l’esopianeta orbiterebbe attorno a un buco nero o una stella di neutroni a una distanza doppia rispetto a quella di Saturno rispetto al nostro Sole. Occorreranno nuovi dati per confermare la scoperta, ma sfortunatamente nessun nuovo studio potrà essere effettuato in tempi brevi. Secondo gli scienziati, vista la grande orbita e la distanza da noi, il pianeta non transiterà sul proprio binario luminoso prima di 70 anni.

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Nuove conferme potranno arrivare con il microlensing

«Siamo consci e certi dalla nostra affermazione», ha affermato Julia Berndtsson della Princeton University, coautrice della ricerca, nel rispondere a coloro che affermano si possa essere trattato di una semplice nuvola di gas. «Pertanto ci aspettiamo attenzione e ricerche incrociate di altri colleghi». La dottoressa Di Stefano ha infatti suggerito come il microlensing, che sfrutta l’effetto lente dovuto alla curvatura spazio-temporale, potrebbe fornire promettenti indicazioni in materia.