La Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale ricaduta di copiosa cenere vulcanica sulle pavimentazioni aeroportuali, le operazioni di volo sono sospese sino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Una fitta pioggia di cenere sta annerendo il suolo in tutta l’area etnea
Dopo diversi giorni in cui il tremore vulcanico è stato segnalato in forte aumento, l’Etna sta dando vita al primo parossismo dell’anno. Forti boati sono stati segnalati dalla popolazione pedemontana del versante sud-ovest, specie tra Adrano e Biancavilla. Ma, soprattutto, una fitta pioggia di cenere sta annerendo il suolo in tutta l’area etnea, mentre nelle aree più prossime al vulcano cadono pietre e grossi lapilli. L’eruzione del vulcano Etna ha portato a un ingente ricaduta di cenere sula città di Adrano, che ha ricoperto auto e manto stradale. I forti venti hanno poi spinto la cenere in direzione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania: ciò ha portato alla chiusura dello scalo. Numerosi voli sono stati già dirottati verso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo-Punta Raisi.

Pioggia, sabbia del Sahara e cenere: difficile anche la circolazione stradale
L’eruzione si sta verificando durante una forte ondata di maltempo, che negli ultimi due giorni ha scaricato oltre 500 millimetri di pioggia sul versante orientale del vulcano. Inoltre, nell’aria c’è tanta sabbia del Sahara, portata dal ciclone Afro-Mediterraneo “Nino” che sta flagellando la Sicilia: in molte località della zona la cenere sta cadendo insieme alla pioggia, lasciando al suolo una scivolosa patina di fango vulcanico, che sta complicando la circolazione stradale.
Pioggia e vento a #Catania: 40 i soccorsi dei #vigilidelfuoco oggi per alberi pericolanti e danni d’acqua. Più interessate le zone di Mascalucia, Paternò e Palagonia [#21maggio 15:00] pic.twitter.com/rbDqwLd4bs
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 21, 2023
L’intensa copertura nuvolosa ed il maltempo in quota non consente all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di poter rilevare con esattezza la situazione dell’Etna, che resta costantemente monitorata.
