Recep Tayyip Erdogan, nudo e immerso in una vasca da bagno, mentre viene folgorato dal contatto con una lampadina. La copertina dell’ultimo numero di Charlie Hebdo ha provocato di nuovo l’ira del governo turco. «Mi rivolgo a Charlie Hebdo e ai suoi accoliti. Qualunque cosa facciate, non potete intimidire Recep Tayyip Erdogan. Non potete distoglierci dal nostro cammino», ha commentato Fahrettin Altun, portavoce del presidente della Turchia.
Erdogan, seule la fatalité nous en débarrassera !
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— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) May 16, 2023
«Disgustosa e immorale»: le parole del portavoce di Erdogan
«Il presidente Erdogan è sempre stato un instancabile sostenitore della stabilità regionale e della pace. È una figura politica storica, con importanti contributi alle sfide globali. Condanniamo fortemente coloro che gli augurano il male». Definendo sui social media Charlie Hebdo uno dei più noti «centri di provocazione, insulti e blasfemia dei media mondiali», Altun ha parlato di vignetta «disgustosa e immorale». E poi: «Sembra che il grande successo del presidente alle elezioni del 14 maggio abbia disturbato il sonno di queste persone disonorevoli, che stanno vomitando il loro odio».
President Erdoğan has always been a tireless advocate of regional stability and peace. He is a historic political figure with major contributions to global challenges. We deplore those who wish him ill in the strongest terms.
Publications like Charlie Hebdo, whose only…
— Fahrettin Altun (@fahrettinaltun) May 17, 2023
Chi era l’attore e cantante Cloclo, citato da Charlie Hebdo
La copertina è accompagnata dal titolo: «Come Cloclo, solo il destino ci libererà da Erdogan». Il riferimento è al cantautore e attore francese Cloclo, pseudonimo di Claude Antoine Marie François morto sul colpo fulminato da una scarica elettrica: l’11 marzo 1978, subito dopo aver fatto una doccia, tentò di raddrizzare un’applique storta, senza accorgersi che i cavi elettrici erano rimasti scoperti a causa dell’usura.
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Secondo l’altro portavoce di Erdogan, Ibrahim Kalin, sarà il popolo turco il 28 maggio a dare «la migliore risposta» a Charlie Hebdo, votando in massa per il presidente in carica in occasione del ballottaggio a cui il “Sultano” arriva da favorito, dopo aver sfiorato la vittoria già al primo turno, sfuggita per pochi decimi percentuali.
