Si è spento a 89 anni, Ercole Baldini colosso del nostro ciclismo Campione olimpico a Melbourne 1956. Nel corso della sua lunga carriera, l’atleta ha conquistato anche il Giro d’Italia 1958 e il Mondiale di Reims nello stesso anno. Ha conquistato anche il record dell’Ora: nel 1956 al Vigorelli arrivò a 46,394 strappandolo ad Anquetil. Il grande campione è stato inserito nella Hall of Fame del Giro d’Italia, nel 2016.

La carriera e i successi di Ercole Baldini
Ercole Baldini è nato a Villanova di Forlì nel gennaio del 1933. Da ragazzino ha scoperto la passione della bici perché gli serviva per andare a scuola a Forlì: percorreva 14 chilometri tra andata e ritorno. Sulla strada ha incontrato i pro della sua epoca come Ronconi, Ortelli e poi anche «Pipazza» Minardi. Ronconi scrutando il suo talento, lo consigliò di entrare nel mondo del ciclismo e il giovane Baldini gareggiò con la maglia della S.C.A.T. Forlì e poi con quella della Nicolò Biondo.
Giovanni Proietti, il commissario tecnico della Nazionale dilettanti, scoprì le potenzialità del suo motore velocissimo e lo stabilì sulla pista. Ercole vinse il titolo tricolore dell’inseguimento, conquistando il biglietto per il Mondiale di Copenaghen ’56 e nella finale derby con Faggin vinse il suo primo oro. Un aereo sui 4 chilometri in 5’04”4, prese lo slancio per attaccare e battere il record dell’Ora, strappandolo a Jacques Anquetil: 46,394 a Milano. Da allora non si fermò più e trionfò anche al Giro d’Italia e Mondiale 1958, stagioni in cui dominò il mondo intero.

Il record del «Treno di Forlì»
Per tutti gli appassionati di ciclismo Ercole Baldini può paragonarsi a campioni come Fausto Coppi, anche se il ciclista a causa di vari infortuni non riuscirà più a ripetersi.
Resterà nella storia il «Treno di Forlì» come nella canzone che I Casadei gli hanno dedicato, compiendo un’impresa: vincere l’oro olimpico, il Giro d’Italia e il Mondiale.