Un giovane lituano di 26 anni, Liudivikas Crociata, teneva sotto scacco i propri genitori adottivi, a Roma, in una maniera quantomeno particolare. Affetto da epatite B, infatti, l’uomo imputava a Vito Crociata e Gina Pisciotta, che lo hanno adottato diversi anni fa, la propria malattia. E per vendetta toccava il cibo nei loro piatti, costringendoli a non mangiare e o gettare via pranzi e cene. Una storia sfociata in attacchi d’ansia della donna e in una pirosi gastrica. Adesso, però, Liudivikas Crociata andrà a processo: è accusato di minacce e lesioni personali nei confronti dei genitori adottivi.

Liudvikas adottato con altri tre bambini
La vendetta di Liudvikas, secondo quanto racconta il Corriere della Sera, nascerebbe dagli atteggiamenti dei genitori nei suoi confronti sin da piccolo. Vito Crociata e Anna Pisciotta hanno adottato in passato quattro bambini, tra cui lo stesso 26enne e il suo gemello. Secondo quanto ha raccontato ai giudici, gli atteggiamenti però non sarebbero stati omogenei durante la crescita dei 4 ragazzi e Liudvikas lamentava di non ricevere il bacio della buonanotte o di non avere vestiti nuovi acquistati o pasti preparati dai due genitori. Così è nata l’idea della vendetta, ma già dopo il primo processo il gup Gaspare Sturzo lo ha condannato, con rito abbreviato, a due anni di reclusione.
L’epatite B contratta in casa-famiglia
Per un breve periodo, però, Liudikas è stato trasferito in casa-famiglia ed è lì che ha contratto l’epatite B. Rientrato a casa sua, ha imputato anche questo ai genitori e ha ripreso gli atteggiamenti vendicativi. Ha iniziato a rendere gli alimenti inutilizzabili mettendo le dita ovunque, all’interno di scatolette o preparati vari. E così anche a tavola, toccando tutte le pietanze e costringendo tutti a non mangiare. Dopo la nuova denuncia andrà a processo per minacce e lesioni personali.
