Nuova circolare del Ministero della Salute, dopo quella del 14 aprile, riguardante le indicazioni dei controlli da effettuare in seguito all’allerta per alcuni casi di epatite di natura sconosciuta, registrati nelle scorse settimane prima in Europa e negli Usa, poi anche in Italia: «Si raccomanda, in questa fase, volendo privilegiare sensibilità rispetto a specificità, di valutare ed eventualmente segnalare anche i casi parzialmente rispondenti alla definizione di caso».
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Epatiti sconosciute, 11 le segnalazioni
Il Ministero della Salute chiede a organizzazioni sanitarie e medici, in pratica, di segnalare ogni caso sospetto di epatite di cui non comprendono le cause. «Si raccomanda altresì di prevedere in ogni caso la conservazione dei campioni biologici per consentire ogni altro eventuale accertamento ritenuto necessario». È quanto si legge nella circolare, firmata dal direttore alla prevenzione Gianni Rezza. Al 22 aprile sono giunte in totale a 11 le segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto), colpiti da epatiti acuta di natura non conosciuta.

Epatiti sconosciute, due i casi confermati
Solo due sono stati confermati, sottolinea il Ministero della Salute. E, ad uno giudicato «possibile», è stato eseguito un trapianto. Una positività per Adenovirus o per Covid è stata per ora riportata solo in due casi sospetti. il Ministero sottolinea che «non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune», per cui «è necessario intraprendere la caratterizzazione genetica dei virus per determinare eventuali associazioni tra i casi». In ogni caso, «il ruolo degli Adenovirus in queste forme, ipotizzato nel Regno Unito, non è confermato».