Eni annuncia: «Maxi giacimento di gas scoperto al largo di Cipro»

Debora Faravelli
22/08/2022

La scoperta aumenta le possibilità, per l'Europa, di diversificare le fonti e diventare sempre meno dipendente dalle forniture russe.

Eni annuncia: «Maxi giacimento di gas scoperto al largo di Cipro»

Il gruppo Eni, alleato con i francesi di TotalEnergies, ha annunciato di aver scoperto uno dei giacimenti di gas più grandi al mondo al largo di Cipro. Il pozzo, che si trova a 2.287 metri di profondità, è stato denominato Cronos e contiene riserve per oltre 70 miliardi di metri cubi all’interno della loro concessione (è infatti operato da Eni Cyprus con una quota del 50% mentre l’altra metà è di TotalEnergies).

Giacimento di gas scoperto a Cipro

Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha infatti dichiarato che le stime preliminari indicano circa 2,5 Tcf (trilioni di piedi cubi) di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo. Si tratta del quarto bacino esplorativo perforato da Eni Cyprus, che pone le condizioni per sviluppare ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite a supporto della fornitura di ulteriore gas all’Europa. Anche se ci vorrà ancora un anno prima che la scoperta si traduca in attività industriale, la notizia aumenta infatti le possibilità che l’occidente possa avviarsi verso la diversificazione delle fonti e l’indipendenza dalle forniture russe.

«C’è tanto gas tra Egitto, Israele e Cipro. Meglio non restare nelle mani di pochi fornitori di energia, prima o poi il conto si paga», aveva dichiarato Descalzi nel 2017. Parole che, a distanza di cinque anni, suonano come una profeziae confermano quanto sia diventato strategico il quadrante del Mediterraneo orientale. Proprio qui, tra Cipro Israele e Turchia è stato infatti individuato Leviathan, una vasta estensione sul fondo marino ricca di gas naturale diventata terreno di caccia per tutti i grandi gruppi petroliferi.

L’esportazione

Intanto si lavora alle infrastrutture che permetteranno di esportare il gas, con diversi progetti sul campo. Tra questi c’è EastMed, un gasdotto di circa 2.000 km che porterebbe 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas fino in Puglia, ricongiungendosi al Tap passando da Creta e dalla Grecia continentale. Il 6 luglio, il consorzio IGI-Poseidon (una joint venture tra l’italiana Edison e la greca Depa) ha lanciato le prime due gare d’appalto per costruirla.