Energia, in Italia pronte a ripartire sette centrali a carbone

Redazione
27/02/2022

Sono distribuite tra Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Veneto. Dovranno fornire il 15 per cento dell’energia, sostituendo in parte il gas russo.

Energia, in Italia pronte a ripartire sette centrali a carbone

Nell’informativa urgente alla Camera sulla crisi Ucraina e le possibili conseguenze delle sanzioni alla Russia, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che «potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato». Il conflitto in Ucraina sta portando ripercussioni anche in Italia, in particolare per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas proveniente dalla Russia: l’Italia è pronta a fare ricorso alle centrali a carbone, dopo essersi impegnata ad accantonare questa fonte di approvvigionamento altamente inquinante alla COP26, la conferenza sul clima di Glasgow.

Energia, in Italia pronte a ripartire sette centrali a carbone. Sono distribuite tra Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Veneto.
Mario Draghi (REMO CASILLI/POOL/AFP via Getty Images)

Centrali a carbone, cinque su sette fanno riferimento a Enel

Sono in tutto sette gli impianti presenti sul territorio nazionale: secondo il piano del governo per sostituire in parte il gas russo, dovranno fornire il 15 per cento dell’energia all’Italia. Da spegnere assolutamente entro 2025 o da riconvertire, come da accordi siglati in nome della transizione energetica, ma da sfruttare ampiamente nel frattempo, soprattutto in caso di emergenza (e mancata diversificazione energetica). Cinque delle sette centrali fanno capo a Enel, altre due fanno riferimento al gruppo EP Produzione e all’azienda A2A.

Energia, in Italia pronte a ripartire sette centrali a carbone. Sono distribuite tra Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Veneto.
La centrale di Fusina, Venezia.

Centrali a carbone, dove si trovano

Come riporta Il Sole 24 Ore, la centrale termoelettrica “Eugenio Montale” di La Spezia è l’unico impianto spento, tra i cinque di Enel. La centrale per la produzione di energia dalla combustione del carbone è stata messa a riposo due mesi fa, a dicembre del 2021. Due le centrali a carbone Enel in cui è stata avviata una chiusura parziale di alcuni gruppi: la “Andrea Palladio” di Fusina, nel Comune di Venezia, e la centrale termoelettrica “Federico II” di Brindisi, tra le più grandi d’Europa. Due gli impianti Enel pienamente operativi: la centrale Torrevaldaliga Nord (Comune di Civitavecchia) che funziona con un impianto termoelettrico alimentato a carbone e la “Grazia Deledda” di Portovesme. Sempre in Sardegna, sul golfo dell’Asinara, sorge la centrale termoelettrica di Fiume Santo, pienamente in funzione e di proprietà EP Produzione. Infine, in provincia di Gorizia, si trova la centrale A2A di Monfalcone, anch’essa in funzione.