Emma Bonino: «Meloni premier? Se succede siamo noi a consentirglielo»
La Bonino parla di tantissime questioni, dal reddito di cittadinanza alle sanzioni alla Russia.
«Meloni a palazzo Chigi? Se succede, siamo noi a consentirglielo. La rispetto ma non condivido nessuna delle sue idee». Così Emma Bonino risponde a Giorgia Meloni, che aveva parlato di una sua potenziale candidatura a Premier con le prossime elezioni. Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’esponente di +Europa risponde ai lettori del giornale e affronta alcune questioni importanti. Ecco quali sono.
Emma Bonino e la regionalizzazione
Alla domanda di un medico che parlava della sanità e dei problemi che affronta anche dopo la pandemia, la Bonino risponde sulla questione che ritiene principale. Secondo la leader di +Europa, il problema sarebbe nella regionalizzazione, ovvero che la sanità è affidata alle Regioni.
Non manca il riferimento alle persone in carcere e alle loro condizioni di vita sempre più precaria all’interno dei penitenziari, tema molto caro al partito già prima della rifondazione da Radicali a +Europa. Ottima, invece, l’azione di Draghi per il PNRR. «Da questo punto di vista, il governo Draghi è stato veramente molto buono. Ha tenuto i tempi delle riforme e averlo desautorato è uno degli atti più irresponsabili che i nostri partiti abbiano fatto» spiega.
Il conflitto in Ucraina e il reddito di cittadinanza
Sulla questione del conflitto in Ucraina, una lettrice chiede come mai non si stia risolvendo nulla tra sanzioni e diplomazia. La risposta di Emma Bonino è stata: «Siamo in prima linea tutti per trovare una soluzione diplomatica, che ancora non si è trovata. Io penso sia un nostro dovere aiutare questa resistenza di fronte a uno Stato aggressore. Io credo che le sanzioni ci vorranno tempo ma funzioneranno. Penso che una reazione decisa all’invasione di Putin sia un’azione non solo necessaria, ma doverosa».
Infine, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza: «Va riformato e ripensato. Non è più una questione di navigator, ammesso che abbia mai funzionato. Io credo che non vada buttato via. Va riformato effettivamente e questa riforma per aumentare di più i controlli sia su chi eroga questo reddito di cittadinanza sia su chi lo recepisce».
