Fiumi esondati, canali che straripano, frane e smottamenti che rendono difficoltosa la mobilità anche in Appennino dove molti comuni sono isolati. Al terzo giorno di maltempo, l’Emilia-Romagna continua a lottare contro il tempo per mettere in salvo persone e gestire le migliaia di sfollati, mentre il bilancio delle vittime continua a salire. Sono al momento 13 i morti accertati, più un disperso. Cinque nel Ravennate, tra cui marito e moglie di 70 anni che sono stati trovati nel loro appartamento a Russi. Intanto il presidente della Regione Stefano Bonaccini in conferenza stampa non ha potuto che quantificare i danni nell’ordine di «qualche miliardo di euro».
Allerta a Ravenna: il sindaco De Pascale chiede l’intervento dell’esercito
L’allerta resta alta soprattutto in provincia di Ravenna dove il sindaco Michele De Pascale ha chiesto l’aiuto dell’esercito per rinforzare gli argini. «Ora è il tempo di occuparsi dell’emergenza», ha detto a Omnibus su La7, «abbiamo bisogno, subito, dei mezzi speciali dell’Esercito per arginare i fiumi dalle cui falle continua a uscire una enorme quantità d’acqua e a inondare le città. In questo momento l’emergenza assoluta è chiudere le enorme falle arginali con enormi massi ciclopici, ed è un’operazione che può essere fatta solo con i mezzi delle forze armate. Per questo chiediamo al governo di inviare subito in Emilia-Romagna tutti gli ulteriori mezzi disponibili». Sempre nel Ravennate i comuni di Lugo e Sant’Agata sul Santerno sono allagati a causa della rottura del Lamone fra Reda e Fossolo. Problemi anche a Cervia: «Molte zone della città sono allagate e altre si stanno allagando», ha comunicato il Comune. «Molte strade della città sono state chiuse e altre difficilmente praticabili. Si raccomanda alle persone di uscire di casa il meno possibile per non intralciare gli interventi di soccorso».

Pichetto Fratin annuncia lo stato di calamità per le zone colpite
La vicepresidente della Regione e assessora alla Protezione civile Irene Priolo ha incontrato stamani a Bologna il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin il quale ha annunciato che sarà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione. I comuni coinvolti sono saliti da 23 a 42. Gli sfollati sono oltre 10 mila, 2.600 dei quali hanno trovato riparo nei palazzetti. Problemi anche per la mobilità e il traffico. In A1 all’altezza di Sasso Marconi si sono formate lunghe code, mentre almeno 250 strade sono state chiuse. In tutta la regione, come comunicato da Enel, 27 mila persone sono senza elettricità. La situazione potrebbe peggiorare viste le piogge annunciate nei prossimi giorni.

Protezione civile: ancora allerta rossa per venerdì 19 maggio
Per la giornata di venerdì 19 maggio la Protezione civile prevede «la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione, con occupazione delle golene ed interessamento degli argini, in progressiva decrescita. Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno possibili diffusi dissesti nelle zone montane/collinari centro-orientali della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane». «La criticità idraulica e idrogeologica rossa sul bolognese e sulla Romagna», sottolinea la Protezione civile, «è dovuta alle gravi criticità già presenti sul territorio».
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Revocato in Emilia Romagna lo sciopero del trasporto aereo del 19 maggio
Intanto Usb e Cub hanno deciso di revocare in Emilia Romagna lo sciopero del trasporto aereo. La mobilitazione, che durerà 24 ore ed è in programma per venerdì 19 maggio, non interesserà la Regione per non causare ulteriori disagi in un momento così delicato.
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