Embargo del petrolio russo: cosa significa e in che consiste?

Virginia Cataldi
28/04/2022

Gli Stati dell'Unione Europea hanno raggiunto un'intesa sull'embargo del petrolio russo, dopo che Mosca ha negato il gas a Bulgaria e Polonia

Embargo del petrolio russo: cosa significa e in che consiste?

L’Ue ha raggiunto un’intesa sull’embargo al petrolio russo. Un embargo è il blocco di scambi commerciali deciso da uno o più paesi nei confronti di un paese terzo, spesso impiegato come strategia militare durante una guerra. Nel caso specifico, si tratta del blocco di esportazioni di petrolio dalla Russia, una misura che fa parte del sesto pacchetto di sanzioni per dare un duro colpo all’economia di Mosca.

Embargo del petrolio russo: raggiunta l’intesa

Come riportato da Repubblica, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno trovato un’intesa sull’embargo del petrolio russo. Dopo tanti tentennamenti, è stato il blocco delle esportazioni di gas da Mosca a Polonia e Bulgaria a convincere i Paesi Ue a prendere la decisione definitiva. Bisogna tuttavia ancora definire le tempistiche.

Gli Stati dell'Unione Europea hanno raggiunto un'intesa sull'embargo del petrolio russo, dopo che Mosca ha negato il gas a Bulgaria e Polonia
Embargo del petrolio russo

La Germania, ad esempio, chiede che vi sia un periodo di transizione di circa sei mesi per chiudere i contratti, ma pare che la richiesta non verrà accolta. Il 2 maggio è previsto il consiglio straordinario dei ministri dell’Energia e subito dopo potrebbe essere convocato il Core per per l’ok. Dopo, la decisione passerà alla Commissione, che stabilirà definitivamente i provvedimenti e ne darà l’ufficializzazione. L’obiettivo è chiudere la prossima settimana.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, la Russia vende ogni giorno petrolio per un valore di circa 700 milioni di dollari. La mossa dell’Ue, contenuta nel sesto pacchetto di sanzioni, mira a sferrare un duro colpo all’economia di Mosca. Non è ancora chiaro come verrà sostituito il greggio russo, ma il petrolio ha un mercato più flessibile di quello del gas e non dovrebbe essere troppo complicato reperire fornitori alternativi.

La guerra del gas

Dopo l’interruzione delle forniture di gas a Polonia e Bulgaria, la Russia ha minacciato che altri clienti europei potrebbero essere tagliati fuori dalle forniture russe di gas naturale se si rifiutano di pagare in rubli.

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, parla di “ricatto” e avverte che pagare le forniture russe in rubli viola le sanzioni. E mentre Putin minaccia un “attacco lampo” contro qualsiasi ingerenza, il sindaco di Mariupol chiede aiuto all’Europa per ricostruire la città.

Gli Stati dell'Unione Europea hanno raggiunto un'intesa sull'embargo del petrolio russo, dopo che Mosca ha negato il gas a Bulgaria e Polonia
Embargo del petrolio russo

“Noi rafforzeremo il nostro piano di sicurezza energetico e insieme fare in modo che a livello europeo si costruiscano le condizioni per un tetto massimo al prezzo del gas”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di un incontro al Consiglio d’Europa. “Con gli accordi negoziamo quantità, ma dove si indicizza il prezzo del gas in Europa, la ue deve scegliere tra speculazioni finanziarie e tutele della famiglia e delle imprese. Noi scegliamo di tutelare famiglie europee e imprese europee a fronte di una speculazione dei prezzi che non ha senso”.