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Good Morning, Afghanistan

Kabul, di mail in peggio

In un messaggio inviato dal governo britannico agli intrepreti rimasti in Afghanistan sono stati incollati per errore gli indirizzi di posta elettronica di oltre 250 persone. Che ora rischiano di essere intercettate dai talebani.

21 Settembre 2021 12:3321 Settembre 2021 13:21 Giovanni Sofia
Una mail inviata per errore agli interpreti che lavorano per il Regno Unito in Afghanistan potrebbe costare loro la vita.

Le scuse del ministro della Difesa britannico sono arrivate, anche se forse è troppo tardi. Stessa cosa l’indagine interna, avviata per individuare i responsabili. La rivelazione di oltre 250 indirizzi mail, e altre informazioni sensibili, potrebbe mettere a rischio centinaia di vite umane. Sono quelle degli interpreti afgani al servizio delle forze armate britanniche, ancora nel Paese asiatico.

Nell’email inviata dall’Afghan Relocations and Assistance Policy (Arap), incaricata di organizzare il trasferimento delle persone in Gran Bretagna o, in alternativa, di garantirne la sicurezza in loco, sono stati incollati per errore gli indirizzi di oltre 250 persone, ora potenzialmente suscettibili di essere hackerati. Il ministero insieme alle scuse ha affermato di aver contattato i destinatari già 30 minuti più tardi, informandoli sulle procedure da seguire per evitare eventuali rischi, ma la delicatezza della situazione è evidente. Nelle missive erano contenuti aggiornamenti circa le modalità per il trasferimento nel Regno Unito. Sono tanti coloro che, avendo lavorato con le forze occidentali, si stanno nascondendo infatti dai talebani tornati al potere lo scorso 15 agosto.

Le informazioni contenute nella mail

Nel testo, inoltre, si comunicava il massimo sforzo nel tentativo di soccorrerli, ma si raccomandava anche di non lasciare la posizione attuale se non in favore di un’altra più sicura. «Si tratta di una mail che potrebbe costare la vita a chi è lì», ha spiegato un’interprete alla Bbc. Tesi avvalorata da ciò che accaduto dopo. In molti, non accorgendosi dell’errore, hanno immediatamente risposto, descrivendo la loro ubicazione e la situazione di pericolo in cui si trovano, mostrando l’immagine del profilo e numerosi dettagli del contatto. E se Ben Wallace, segretario alla Difesa, ha definito l’errore «inaccettabile», l’ex ministro Johnny Mercer ha rincarato la dose, auspicando per gli interpreti un cambio di posizione già per la sera stessa. Alla Bbc ha poi aggiunto di aver parlato con un uomo il cui fratello è stato giustiziato dai talebani per la collaborazione con l’occidente e che adesso sta fuggendo insieme alla famiglia.

The truth on how we have treated our Afghan interpreters will out. All the back slapping over PITTING masks a criminally negligent performance by the MoD/HO on doing our duty to these people. I reiterate – vast majority have been left behind, probably moving house again tonight. https://t.co/DNTyBIXN5t

— Johnny Mercer (@JohnnyMercerUK) September 20, 2021

La rabbia dell’ex segretario alla Difesa britannico

«La verità sui modi con cui abbiamo trattato chi ci ha aiutato verrà fuori. Si tratta di azioni negligenti, adottate nei confronti di persone verso cui abbiamo degli obblighi», ha twittato. Ne è consapevole il segretario ombra alla Difesa John Healey, che è proiettato alle mosse successive: «Non ci resta che trasferire queste persone il prima possibile nel Regno Unito». La gravissima disattenzione getta ulteriore benzina sul fuoco nei confronti del ministero, finito nell’occhio del ciclone lo scorso giugno. E ancora non ripresosi del tutto dallo choc. Allora, diversi documenti con informazioni sensibili vennero trovati a una fermata di autobus nel Kent. Ora la nuova bufera, le cui conseguenze potrebbero essere addirittura più gravi.

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