Il 16 agosto 1977 moriva a soli 42 anni Elvis Presley, universalmente riconosciuto come Il Re del Rock. Cantante e attore, ma soprattutto icona culturale per la sua generazione e per quelle a venire, ha cambiato la storia della musica mondiale e il modo stesso di stare sul palco. I suoi classici movimenti del bacino, considerati scandalosi per l’epoca, gli valsero il soprannome di Elvis The Pelvis (il bacino, appunto), nickname che il cantante non apprezzava particolarmente. I suoi fan, invece, lo chiamavano semplicemente The King, il Re. Nonostante il successo globale, si è sempre esibito negli Stati Uniti, a parte sei concerti in Canada alla fine degli anni ’50.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato 61 album, di cui 22 in studio, ha vinto 149 tra dischi di oro, platino e multiplatino e 3 Grammy Awards. Suo anche il record della prima esibizione nella storia della televisione trasmessa via satellite. Si tratta del concerto di Honolulu Aloha from Hawaii del14 gennaio 1973, visto da un miliardo di persone (più dello sbarco sulla Luna del 1969). Un miliardo è anche il numero di dischi venduti in 24 anni di carriera, record mondiale per un solo artista. Negli ultimi anni, soprattutto dopo il divorzio dalla moglie Priscilla, iniziò a soffrire di depressione, ad abusare di psicofarmaci e ad abbandonarsi a una dieta decisamente poco salutare, tanto da raggiungere i 156 chili di peso. Morì per un arresto cardiaco a Memphis, nella sua tenuta di Graceland. Quella dimora è la più visitata degli Stati Uniti dopo la Casa Bianca, con circa 10 mila presenze a settimana. Tag43 vi augura il buongiorno con questa versione di It’s Now or Never, suo riadattamento di O’ Sole mio.