Il patron di Tesla Elon Musk ha annunciato di aver sospeso l’account Twitter di Kanye West per incitamento alla violenza. La decisione dopo che il rapper, ex marito di Kim Kardashian, ha postato un’immagine raffigurante una svastica intrecciata con una stella di Davide e, probabilmente, dopo che ha elogiato Adolf Hitler nel corso di un’intervista con il cospirazionista Alex Jones.

Elon Musk sospende l’account Twitter di Kanye West
Noto ai suoi fan come Ye, l’uomo si è infatti così espresso: «Tutti gli esseri umani hanno qualcosa di valore che mettono sul tavolo, soprattutto Hitler. Vedo delle cose buone anche in Hitler. Amo tutti». Secondo quanto riportato dai media americani, ha poi aggiunto: «Lui ha inventato le autostrade, il microfono che io uso. Non si può dire ad alta voce che non ha mai fatto nulla di buono». Perfino Jones, sostenitore di varie teorie del complotto nonché dell’estrema destra americana, ha dovuto interromperlo affermando che «i nazisti erano delinquenti e hanno fatto cose davvero cattive».
Potrebbero essere state queste affermazioni, insieme ai commenti antisemiti, ad aver spinto il miliardario a sospendere il suo account. Con una dovuta precisazione: «Solo per chiarire che la motivazione è incitamento alla violenza, non la pubblicazione di una mia foto poco lusinghiera». Il rapper aveva infatti condiviso su Twitter uno scatto del patron del social a torso nudo che veniva spruzzato con un getto d’acqua con la didascalia «Ricordiamo sempre questo come il mio ultimo tweet».

Le conseguenze delle dichiarazioni del rapper
La sospensione del profilo è solo una delle conseguenze delle dichiarazioni di West, che negli ultimi tempi gli sono costate care. Circa un mese fa ha chiuso le collaborazioni con Il gruppo tedesco Adidas, con la maison di moda francese Balenciaga e con Gap. All’inizio di questa settimana ha reso noto, intervenendo in un podcast di destra, che l’Internal Revenue Service ha congelato molti dei suoi conti per una fattura fiscale non pagata del valore di 50 milioni di dollari. In ultimo, è saltata la compravendita della piattaforma social di destra Parler.