Un dream team al femminile al comando del centrosinistra, immortalato domenica scorsa in un incontro elettorale al Pigneto, a Roma. Una piccola-grande rivoluzione da compiere subito dopo le elezioni, quando potrebbe iniziare una lunga traversata nel deserto all’opposizione di un governo a trazione Fratelli d’Italia. Mentre Giorgia Meloni ambisce a essere la prima donna della storia a Palazzo Chigi, nel campo avverso c’è già chi lavora per sostituirla. Come Elly Schlein, uno dei volti principali della campagna elettorale che volge al termine.

La compagna Elly Schlein è pronta al palcoscenico nazionale
La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ha accettato, da indipendente, la candidatura con la lista del Pd, Italia democratica e progressista. E che rappresenti un passo verso la scalata alla leadership è una prospettiva sempre più concreta. E di sicuro l’ambizione è di andare oltre gli steccati attuali del Pd. Al netto del progetto futuro, l’attivismo di Schlein è sotto gli occhi di tutti: ha partecipato, a Roma, alla presentazione dei candidati del Lazio, nell’evento in cui Nicola Zingaretti era il padrone di casa ed Enrico Letta l’ospite più atteso. Ed è stata lei chi ha saputo scaldare piazza Santi Apostoli, location dell’appuntamento. Ed è sempre lei che non ha remore a usare la parola “compagne” e “compagni”, mettendo sul tavolo la necessità di una maggiore radicalità, attirandosi le simpatie del popolo a sinistra del Pd. Del resto è da lì che proviene, precisamente da Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati, che aveva seguito nella scissione dai dem. Dopo la prova di forza alla Regionali, Miss 22 mila preferenze è pronta al palcoscenico nazionale: per questo gira su e giù per la Penisola, senza limitarsi alla circoscrizione di Bologna dove è candidata alla Camera, richiesta da militanti e simpatizzanti. «Dobbiamo prenderci il nostro spazio», è la promessa che ha fatto. Ma con l’impegno di mettere in atto uno sforzo corale e non di una «donna sola al comando» che sostituisce «l’uomo solo al comando».

Da Rossella Muroni a Marta Bonafoni: il team rosa di Schlein
Intorno a Schlein è già pronta una squadra di profili competenti, rigorosamente femminili, con cui la vice di Bonaccini in Regione ha cementato un rapporto di amicizia. Spicca il nome di Rossella Muroni, deputata uscente e candidata nel collegio uninominale Roma 03 della Camera. Le possibilità di rielezione sono basse, ma l’ex presidente di Legambiente sta portando avanti la sfida con tenacia per ottenere un buon risultato. E al di là di questo, è la garanzia dell’ambientalismo pragmatico all’interno del dream femminile. Muroni, dopo l’elezione con Leu, ha cercato di iniziare un cammino con Europa Verde, interrotto dopo poche settimane per incompatibilità con la leadership del partito ecologista. Così ha accettato la difficile sfida elettorale, trovando il tempo di affiancare un’altra compagna di strada: Marta Bonafoni, consigliera regionale alla Pisana, che punta a vincere le primarie del centrosinistra nel Lazio. Una mission quasi impossible quella lanciata allo Snodo al Mandrione, a Roma, insieme ad altri nomi cari alla sinistra, tra cui proprio Muroni, Schlein (ma anche Fabrizio Barca e Marco Omizzolo).

Bonafoni punta ad allargare il campo per non limitare il confronto al derby maschile tra l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, e il vicepresidente della Giunta, Daniele Leodori. L’ex giornalista di Radio popolare sta girando la regione con lo slogan “Desideriamo di più”, con cui sventola la bandiera delle battaglie femministe. Nella foto di gruppo figura poi Claudia Pratelli, con un’esperienza amministrativa in corso da assessora alla Scuola e al lavoro al Comune di Roma, e una alle spalle nel Municipio III, come assessora alle Politiche educative, al fianco del suo mentore politico, Giovanni Caudo. Dopo i trascorsi nella segreteria di Sinistra italiana, Pratelli si è conquistata uno spazio politico nella Capitale. E potrebbe proseguire la scalata nei prossimi mesi: se volesse, sarebbe sicura candidata alle Regionali. Ma è difficile immaginare che possa lasciare a cuor leggero l’incarico in Campidoglio.

Annalisa Corrado, legata da un rapporto di amicizia con Muroni, non ha invece alle spalle trascorsi nelle istituzioni, ma è uno dei volti più conosciuti dell’universo ambientalista: da poco ha iniziato a raccontare su Geo, programma di Rai 3, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Ma è anche socia di Alessandro Gassman nel progetto dei Green Herohes che prevede iniziative a sostegno dell’ambiente, promosse dalla mediaticità dell’attore. I tentativi di Corrado di essere eletta nell’Europarlamento non sono andati bene nelle due ultime due tornate. Chissà che al prossimo giro non abbia una lista più consistente per garantirgli il seggio a Strasburgo. Ma nella foto del Pigneto c’erano anche Marilena Grassadonia, attualmente in Sinistra italiana, da sempre in prima linea per i diritti Lgbtqi+, e Caterina Cerroni, leader dei Giovani democratici, che Letta ha voluto come capolista.