Tornata elettorale plebiscitaria quella che si è appena conclusa in Venezuela. Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) del presidente Nicolás Maduro ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni regionali di domenica. Secondo l’annuncio ufficiale del Consiglio elettorale nazionale (CNE), il PSUV si è aggiudicato 20 dei 23 posti di governatore e il municipio di Caracas.
All’opposizione sono andati tre governatori: due al partito Mesa de la Unidad Democrática (Cojedes e Zulia) e uno a Fuerza Vecinal (Nueva Esparta).
Va ricordato che la rielezione – nel 2018 – di Maduro alla presidenza del Paese sud americano non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale.
Elezioni in Venezuela: plebiscito per Maduro
Il Venezuela, attraverso queste consultazioni, ha eletto 23 governatori, 335 sindaci, 253 membri di consigli legislativi e circa 2.500 consiglieri. 21 milioni di elettori sono stati convocati per scegliere tra 70.000 candidati.
Secondo il CNE l’affluenza alle urne è stata del 41,80 per cento per un totale di 8.151.793 voti, con un’astensione del 58,2 per cento
L’Unione europea aveva dispiegato una missione di osservatori elettorali, la prima da 15 anni, in questo Paese petrolifero da 30 milioni di abitanti colpito da una grave crisi economica.
L’ex presidente del governo spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, che è in Venezuela come delegato internazionale per osservare il processo elettorale, ha sottolineato che solo i venezuelani decideranno il futuro del loro Paese.
Zapatero ha aggiunto che è essenziale recuperare lo spirito di dialogo e che la pace è sempre necessaria.
Elezioni in Venezuela, affluenza in calo
L’affluenza alle urne, è stata del 41,8 per cento con 8,1 milioni di votanti, secondo i risultati ufficiali provvisori a fronte del 90,21 per cento dei voti scrutinati.
L’opposizione ha vinto solo in tre stati: l’isola di Nueva Esparta, Cojedes e soprattutto la Zulia, lo stato petrolifero più popoloso del Paese la cui capitale è Maracaibo, la seconda città del Venezuela.
«Bel trionfo, bella vittoria, bel raccolto frutto del lavoro» ha subito esultato il presidente Maduro, parlando di «risultati travolgenti». Prima dell’annuncio dei risultati, l’oppositore Henrique Capriles, due volte secondo alle presidenziali, aveva espresso riserve ritenendo che la chiusura tardiva dei seggi elettorali fosse fonte di possibili frodi.