Elezioni Svezia, boom dell’ultradestra: per la prima volta supera i Moderati

Debora Faravelli
12/09/2022

Tra le due principali coalizioni c'è uno scarto di soli 50 mila voti, ma per il risultato definitivo bisognerà aspettare mercoledì.

Elezioni Svezia, boom dell’ultradestra: per la prima volta supera i Moderati

Con il 93 per cento di distretti scrutinati, la coalizione di centrodestra risulta essere in vantaggio su quella di centrosinistra per qualche seggio (176 contro 173, su un totale di 349). Sono gli esiti delle elezioni in Svezia, dove per la prima volta il partito di estrema destra ha superato quello dei moderati e ha totalizzato oltre il 20 per cento dei consensi.

Elezioni in Svezia

Con il 20,7 per cento, i Democratici sono infatti diventati la seconda forza politica del paese e ora puntano al governo. «Siamo davvero un grande partito. Sono orgoglioso e contento di ciò che abbiamo fatto insieme per raggiungere questo obiettivo», ha gioito il leader Jimmie Akesson. Anche se la maggioranza per il momento è flebile e occorrerà aspettare qualche giorno per il dato definitivo (i voti dei cittadini all’estero e i voti anticipati per posta verranno scrutinati mercoledì), si tratta comunque di un successo che proietterebbe nel ruolo di primo ministro il leader del partito dei Moderati Ulf Kristersson.

Nella coalizione di cdx, in cui sono presenti anche i Liberali e i Cristiano-democratici, cambieranno comunque gli equilibri dopo il boom degli estremisti. Lo storico partito di centrodestra, quello moderato, ha infatti ottenuto circa il 19 per cento dei voti e avrà meno seggi dei colleghi Democratici. Nati nel 1988 come diretta espressione di vari movimenti e partiti dichiaratamente neonazisti, il loro leader è stato in grado, negli ultimi anni, di “normalizzare” la forza politica ammorbidendone il messaggio e moltiplicando i consensi.

Le prime proiezioni

Il partito più votato rimane comunque quello dei Socialdemocratici, guidato dalla premier uscente Madgalena Andersson, con oltre il 30% delle preferenze. Le prime proiezioni avevano lasciato trapelare una maggioranza risicata della sua coalizione che, con l’apporto dei voti della Sinistra (7,7 per cento), del Partito di Centro (6,8 per cento) e dei Verdi (5,3 per cento), era arrivata a superare, seppur di poco, il 50%. Man mano che lo spoglio è proseguito, i numeri si sono però ribaltati a favore degli avversari.

Per la Andersson è tuttavia ancora presto per ammettere la sconfitta, proprio perché devono essere ancora registrati migliaia di voti: «Ora la democrazia svedese deve fare il suo corso, si deve conteggiare fino all’ultimo voto e aspettare il risultato. Nel frattempo, siamo convinti di aver avuto buone elezioni, una campagna fantastica e un risultato soddisfacente».