Dopo un silenzio assordante nella notte dello spoglio, Matteo Salvini ha commentato in diretta i risultati delle elezioni politiche che hanno segnato l’affermazione di Fratelli d’Italia e un crollo della Lega. Dopo aver ammesso di essere dispiaciuto per la bassa percentuale ottenuta, si è complimentato con Giorgia Meloni dicendosi pronto per governare nei prossimi cinque anni.

Salvini commenta il risultato delle elezioni
Dopo aver ringraziato i militanti del suo partito, Matteo Salvini ha affermato che quello di ieri è stato un punto di partenza: «Oggi è un lunedì dove, dopo tanti anni, c’è un governo scelto dai cittadini con una chiara maggioranza di centrodestra. Conto che per almeno cinque anni si tiri dritti senza cambiamenti mettendo al centro solo le cose da fare. Faccio i miei complimenti a Giorgia, è stata brava e lavoreremo insieme a lungo. Complimenti anche a Forza Italia e ai Moderati, perché ogni voto è servito».
Quindi un’analisi sul risultato: «Politicamente parlando mi sembra che sia stata premiata l’opposizione e la coerenza. Per noi stare al governo con Partito Democratico e Cinque Stelle non è stato semplice, ma lo rifarei perché, con l’Italia chiusa per Covid, ho ritenuto giusto esserci. Ci è costato stare al governo con Di Maio, Speranza e la Lamorgese, ma per l’Italia oggi è una bella giornata perché ha cinque anni di stabilità davanti». Impossibile negare il dispiacere per non essere arrivato nemmeno al 10%: «Oggi commentiamo un dato che non mi soddisfa, il 9% non è il numero per cui ho lavorato. Però siamo in un governo dove saremo protagonisti, mentre fino a qualche settimana fa avevamo il doppio dei voti in un esecutivo che ci vedeva come comparse».

«Da oggi iniziamo a ragionare sul governo»
Dopo aver ribadito di aver anteposto, negli ultimi anni, il lavoro per il paese rispetto all’interesse per il partito, ha preso atto del fatto che l’alleanza con i Cinque Stelle prima e con il Partito Democratico dopo non ha pagato in termini elettorali – i votanti hanno preferito premiare l’opposizione, anche in regioni storicamente leghiste.
La delusione per il risultato ottenuto ha però presto fatto spazio alla volontà di lavorare, per i prossimi cinque anni, in un governo di centrodestra: «Sono andato a letto abbastanza incazzato e mi sono alzato carico a molla, ho il doppio della grinta e guardo il lato positivo rivolgendomi a Letta: meglio avere il 9% con cento parlamentari al governo che avere il 18% con cento parlamentari all’opposizione. Con Giorgia ci sentiamo oggi per ragionare presto e bene del prossimo esecutivo e già domani ho convocato il Consiglio Federale della Lega per valutare i dati».