Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Mondo

The Russian Job

Gli uomini di Navalny sono al lavoro per boicottare Putin alle elezioni per la Duma. Con il progetto Smart Voting hanno diffuso un elenco di candidati, soprattutto comunisti, in grado di battere gli uomini del presidente in ogni distretto. Un piano che però potrebbe rivelarsi un flop.

16 Settembre 2021 12:3317 Settembre 2021 09:21 Redazione
Smart Voting di Navalny contro Putin

Nonostante sia rinchiuso in carcere, Alexey Navalny sta lavorando con i suoi a un piano per boicottare i candidati di Russia Unita, il partito di Putin, influenzando le elezioni parlamentari del 17 settembre. Il progetto, già collaudato in passato, si chiama Smart Voting. Prima di andare alle urne, gli elettori possono consultare su smartphone attraverso una app i nomi a cui dare la preferenza, indipendentemente dal partito a cui appartengono. L’obiettivo è convogliare i voti su candidati anti Russia-Unita in grado di battere i putiniani in ciascuno dei 225 distretti elettorali del Paese.

Smart Voting: si punta sui candidati del Partito comunista

Visto che molti candidati di opposizione sono già stati esclusi dalle liste, soprattutto dopo che la Fbk, la Fondazione anticorruzione di Navalny, è stata dichiarata estremista, la maggior parte dei candidati spinti dall’organizzazione del blogger proviene dal Partito comunista, oggi la seconda forza della Duma con 43 seggi su 450. Il che potrebbe rivelarsi un boomerang. I comunisti negli ultimi anni infatti hanno appoggiato Putin votando per l’innalzamento dell’età pensionabile, l’abolizione dei prezzi calmierati delle utenze per gli anziani e persino per l’annessione della Crimea nel 2014. Senza contare che il leader comunista Gennady Zyuganov ha tessuto apertamente le lodi di Stalin. L’unico partito liberal presente nell’elenco è Yabloko, fondato nel 1993, lo stesso che aveva cacciato Navalny nel 2008 per le sue opinioni nazionaliste e la partecipazione ai raduni di estrema destra. Insomma non è detto che il collante anti-Putin sia sufficiente per spingere i russi ad aderire al piano. 

Navalny in picchiata nei sondaggi, Russia Unita intorno a un deludente 30 per cento

L’impresa per il leader dell’opposizione è dunque titanica. Il gradimento di Navalny in patria, secondo il Levada Center, non supera infatti il 14 per cento. Vero è che l’azione di disturbo agita comunque il Cremlino. Russia Unita, che ora ha 334 seggi alla Duma su 450, veleggia intorno al 29-30 per cento, ben al di sotto del 54,2 per cento con cui vinse alle ultime elezioni. La vittoria del partito di Putin però è data per certa. Infine il 17 settembre, giorno delle elezioni, Apple e Google hanno rimosso l’app dalle rispettive piattaforme. «Cancellare l’applicazione di Navalny dalle piattaforme è un atto increscioso di censura politica», ha scritto su Twitter Ivan Jdanov, direttore dell’organizzazione Alexey Navalny e del Fondo per la lotta alla corruzione. «Il governo autoritario e la propaganda russa ne saranno contenti». Smart Voting di Navalny contro Putin e russia unita

Alexei Navalny alle urne nel 2019 (Getty Images).

Le contromosse del Cremlino per neutralizzare lo Smart Voting

Lanciato il 28 novembre 2018, lo Smart Voting ha debuttato in occasione delle elezioni per il governatore di San Pietroburgo e l’anno successivo in quelle per la Duma. Alle Regionali dello scorso anno Russia Unita, stando a quanto dichiarato da Navalny, lo Smart Voting avrebbe fatto perdere a Russia Unita la maggioranza in tre città. Naturalmente i tribunali hanno messo all’indice il sito Smart Voting ordinando a Google e Yandex, il più grande motore di ricerca russo, di oscurarne la ricerca. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova aveva addirittura dichiarato che gli sviluppatori dell’app sono «in qualche modo collegati al Pentagono». Il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov la scorsa settimana aveva convocato l’ambasciatore Usa a Mosca, John J. Sullivan, per presentare quella che ha descritto come «prova incontrovertibile della violazione della legge russa da parte dei ‘giganti digitali’ americani nel contesto della preparazione e dello svolgimento delle elezioni». Pressioni che evidentemente hanno sortito l’effetto desiderato. Tutto questo non aveva però impedito ai sostenitori di Navalny di continuare a lavorare al progetto in clandestinità. «Vogliamo che il maggior numero possibile di candidati anti- Cremlino siano eletti», ha detto in un’intervista telefonica al New York Times Ruslan Shaveddinov, uno degli uomini di Navalny. «Questo, in ogni caso, crea turbolenze nel sistema, che è molto, molto importante per noi».

Smart Voting di Navalny contro Putin
  • Mondo
The Russian Job
Gli uomini di Navalny sono al lavoro per boicottare Putin alle elezioni per la Duma. Con il progetto Smart Voting hanno diffuso un elenco di candidati, soprattutto comunisti, in grado di battere gli uomini del presidente in ogni distretto. Un piano che però potrebbe rivelarsi un flop.
Redazione
Come funzionerà Dazn su Sky? Bisognerà tenere due abbonamenti? A che prezzo? Ci sarà un solo device? Ecco tutte le risposte sul nuovo accordo.
  • Calcio
Calcio con l'asta
Ogni fantallenatore ha le proprie strategie, ma prepararsi a sfidare gli amici non è qualcosa da sottovalutare. Ecco qualche nome forte, tra top "scontati" e scommesse da studiare. E occhio alle insidie di mercato.
Giuseppe Fontana
Aurora Ramazzotti si scaglia contro Trenitalia sui suoi canali ufficiali social: cosa è successo?
  • Gossip
Aurora Ramazzotti contro Trenitalia: «Benvenuti a bordo un ca**o»
L'influencer, alle prese con un lungo ritardo da parte della compagnia, non è stata esente da critiche per le sue parole.
Annarita Faggioni
Marlene Engelhorn è balzata alle cronache per aver annunciato di voler rinunciare ad un'eredità molto cospicua: chi è e cosa si sa di lei.
  • Attualità
Marlene Engelhorn, chi è l’ereditiera della Basf che rinuncia a 4 miliardi
La giovane, che investirà il denaro in iniziative sociali, fa parte di due realtà che chiedono ai governi di tassare maggiormente le grandi fortune. 
Annarita Faggioni
Chi è Elisabetta Piccolotti, moglie di Nicola Fratoianni e fondatrice di Sinistra, Ecologia e Libertà.
  • Politica
Elisabetta Piccolotti, chi è la moglie di Fratoianni e fondatrice di SEL
Già esponente di Rifondazione Comunista, nel 2009 ha fondato Sinistra, Ecologia e Libertà poi confluito nel partito del coniuge.
Annarita Faggioni
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021