In Lombardia e nel Lazio il 12 e 13 febbraio 2023 ci saranno le elezioni regionali per formare la nuova giunta ed eleggere il presidente. I cittadini potranno recarsi alle urne dalle 7 alle 23 nella giornata di domenica 12 febbraio e dalle 7 alle 15 in quella di lunedì 13. In ogni seggio, come da consuetudine, ad attenderli troveranno il personale preposto allo scrutinio, i cosiddetti scrutatori. Si tratta di figure che vengono assunte solo per i giorni delle elezioni e che, naturalmente, percepiscono una paga. Cerchiamo allora di capire qual è il compenso degli scrutatori ai seggi.

Elezioni regionali 2023: il compenso degli scrutatori ai seggi
Gli scrutatori vengono, per legge, sempre retribuiti per il proprio lavoro, anche se questo varia a seconda del tipo di elezioni per cui si lavora e del ruolo che lo scrutatore ha all’interno del seggio. Possiamo dunque fare riferimento ai compensi minimi previsti che sono di 150 euro a giornata per i presidente di seggio e di 120 euro per gli scrutatori semplici e i segretari. Nei seggi speciali, in ospedale o in carcere, il compenso forfettario minimo scende a 90 euro per i presidenti e a 61 euro per gli altri scrutatori.

Elezioni regionali 2023: i compiti degli scrutatori
Gli scrutatori sono chiamati a svolgere diverse mansioni al seggio. Devono, nello specifico:
- firmare tutte le schede elettorali della propria sezione prima dell’inizio delle votazioni;
- controllare i documenti dei votanti;
- compilare il registro degli elettori;
- procedere allo spoglio finale dei voti.
Quanto, invece, ai requisiti richiesti, la legge prevede che a svolgere la mansione debbano essere cittadini italiani maggiorenni, dotati di tutti i diritti civili e politici che hanno completato l’obbligo scolastico e che sono iscritti alle liste elettorali dei loro comuni. Per iscriversi al registro comunale degli scrutatori è necessario presentare domanda al proprio comune di residenza dall’1 ottobre al 30 novembre di ogni anno.