Elezioni, l’allarme dei Servizi: «Diffusi articoli per screditare il centrodestra»
Nel mirino sono finiti contenuti diffusi su siti internazionali che, secondo l'intelligence, farebbero parte di azioni pianificate e condotte nell'ambito della guerra dell'informazione.
I Servizi Segreti avrebbero riscontrato delle anomalie nella diffusione di articoli tesi a orientare il voto alle elezioni politiche del 25 settembre attraverso la divulgazione coordinata di informazioni finalizzate a screditare la coalizione di centrodestra.

Servizi Segreti sulle elezioni politiche
É quanto appreso dall’Adnkronos in merito all’allarme sulla guerra dell’informazione che avrebbe colpito la tornata elettorale. Il monitoraggio degli 007 fa riferimento in particolare a due articoli in inglese contenenti messaggi di orientamento politico pubblicati nella settimana precedente il voto. Contenuti che sarebbero circolati su decine di siti di testate giornalistiche di prima e seconda linea con domini internazionali.
Secondo il parere dei Servizi, la loro diffusione sembrerebbe essere in linea con azioni pianificate e coordinate condotte, nell’ambito della cosiddetta guerra dell’informazione, da società specializzate nella promozione di contenuti online attraverso network di asset distribuiti in varie aree geografiche e utilizzate da Stati o privati. Una metodologia che potrebbe rappresentare una nuova strategia adottata da possibili attori di campagne di influenza.

A settembre il caso dei finanziamenti russi
Solo pochi giorni prima era esploso il caso dei presunti finanziamenti russi a decine di partiti occidentali negli ultimi otto anni. Un messaggio del Dipartimento di Stato americano, a firma del segretario Antony Blinken, conteneva infatti l’informazione riscontrata dai servizi di intelligence USA secondo cui la Federazione russa avrebbe segretamente speso oltre 300 milioni di dollari con l’intento di influenzare politici e figure istituzionali. I quell’occasione, il Copasir e lo stesso premier Mario Draghi erano dovuti intervenire per chiarire che l’Italia non risultava coinvolta nelle elargizioni del Cremlino.
Queste le parole del presidente del Comitato per la sicurezza Adolfo Urso: […] sono stati forniti elementi riguardanti le recenti dichiarazioni rese dall’amministrazione americana in ordine alle attività di ingerenza russa nei processi democratici di diversi Paesi dai quali non sono emersi profili concernenti la sicurezza nazionale del nostro Paese».