In Germania è tempo di elezioni. Domenica 26 settembre, dalle 8 alle 18, si voterà per eleggere i 709 deputati che compongono il Bundestag, ovvero il Parlamento tedesco. Consultazioni che, per la prima volta dopo 16 anni, non vedranno Angela Merkel al timone della Cdu, il partito di centro che ha guidato dopo la fine dell’esperienza di Gerhard Schroeder.
I sondaggi
Proprio l’addio alla politica di Angela Merkel, che a 67 anni ha deciso di fare un passo indietro dopo oltre 15 anni da leader dell’Unione Cristiano-Democratico, ha prodotto grandi scossoni: secondo gli ultimi sondaggi, infatti, in testa ci sarebbe la sinistra progressista e riformista dell’Spd. Secondo Politico, il partito sarebbe accreditato di un 25% dei consensi. La Cdu dovrebbe fermarsi al 21%, in calo di quasi 12 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni, nel 2017.
Gli altri partiti
Rispetto alle elezioni precedenti, le forze in campo rimangono all’incirca le medesime, con analoga assegnazione dei consensi. L’ultradestra di Afd (Alternative fur Deutschland) dovrebbe attestarsi intorno all’11% dei voti. La sinistra alternativa di Linke (leggi anche) dovrebbe fermarsi al 7%, in calo di oltre due punti percentuali rispetto a quattro anni fa, mentre i liberali del Fdp rimangono stabili all’11%. L’unica grande sorpresa potrebbe essere rappresentata dai Verdi, che dovrebbero passare dal 9 al 15% dei consensi.
I possibili schieramenti
Appare dunque evidente che servirà un gioco di alleanze per poter formare il governo. Secondo l’Economist, sono almeno quattro i possibili esecutivi che si potrebbero creare. Il primo, chiamato “Germany”, comprende Spd, Cdu e Fdp. Sarebbe un governo accreditato di una larghissima maggioranza, vicina al 60% dei voti. Il secondo, “Semaforo”, prevede l’unione di Spd, Verdi e Fdp per arrivare a una quota superiore al 50%. C’è poi il modello “Jamaica”, in cui a Verdi e Spd si unirebbe la Cdu. Infine un governo di sinistra, da cui appunto il nome “Left”, che comprenda Spd, Verdi e Linke.
I candidati alla Cancelleria
Non sarà facile raccogliere il testimone di Angela Merkel, una politica che nei suoi 16 anni di governo ha attraversato la crisi economico-finanziaria del 2008-2009, quella sui debiti sovrani del 2011, il rischio di spaccatura dell’Europa fino alla pandemia da Coronavirus. Sono in sei i candidati alla successione: Olaf Scholz per la Spd (leggi anche qui), Armin Laschet per la Cdu, Annalena Baerbock per i Verdi, Alice Weidel per Afd, Janine Wissler per Linke e Christian Lindner (leggi anche) per Fdp.
Le modalità di voto
Si tratta delle prime consultazioni “in presenza”. Si potrà votare dalle 8 alle 18, ma sarà ammesso anche il voto per posta. Ai votanti verranno consegnate due schede: una per scegliere il candidato in corsa nel proprio collegio, l’altra per il partito. In questo modo verranno eletti 299 candidati nei collegi con sistema maggioritario, mentre si procederà con il proporzionale per aggiornare gli altri seggi.