Mancano meno di due settimane all’appuntamento elettorale italiano più importante del 2021.
Elezioni comunali 2021: quando si vota
Il 3 e 4 ottobre infatti si vota per il rinnovo di 1348 amministrazioni comunali sparse in tutta la penisola. Di questi 20 sono capoluoghi di provincia e ulteriori sei sono anche capoluoghi di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste.
I cittadini, inoltre, sono chiamati alle urne per esprimersi per le supplettive della Camera in Lazio e in Toscana. Infine si vota il rinnovo del consiglio regionale della Calabria.
Elezioni comunali 2021: le modalità di voto
Nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 50% delle preferenze – il 40% in Sicilia -, il ballottaggio è fissato per il 17 e il 18 ottobre.
Le urne restano aperte dalle 7 alle 23 di domenica 3 ottobre e dalle 7 alle 15 di lunedì 4 ottobre.
Elezioni comunali 2021: le regioni a statuto speciale
Solo nelle regioni a statuto speciale si voterà il 10 e l’11 ottobre (con ballottaggio il 24 e 25 ottobre). Queste date riguardano 102 comuni sardi e 42 comuni siciliani.
Un solo giorno a disposizione per votare negli otto comuni del Trentino-Alto Adige: domenica 10 ottobre per il primo turno, due settimane dopo per il secondo, cioè domenica 24 ottobre. L’unico comune della Valle d’Aosta in cui si rinnova l’amministrazione comunale, Ayas, è chiamata al voto domenica 19 e lunedì 20 settembre.
Elezioni comunali 2021: il sistema elettorale
La soglia di sbarramento è fissata al 3% con sistema maggioritario. Questo significa che alla coalizione vincente spetta il premio di maggioranza e le liste collegate al nuovo singolo spetta il 60% dei seggi previsti nel consiglio comunale.
Per i capoluoghi di provincia, il numero minimo di eletti è pari a 31. Nelle città con più di 250 mila abitanti i consiglieri devono essere almeno 36, soglia che sale a 40 per le città con oltre mezzo milione di residenti. Diverse le regole per le amministrazioni con meno di 15 mila abitanti.
In questo caso le elezioni amministrative si svolgono in un solo turno: al candidato con la maggioranza relativa vengono assegnati due terzi dei seggi totali, alle liste sconfitte spettano i seggi rimanenti, divisi proporzionalmente.