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Lun di miele

L’ekranoplano, velivolo capace di planare a pelo d’acqua, era il fiore all’occhiello dell’esercito sovietico. Dopo il crollo dell’Urss è stato abbandonato sulle rive del mar Caspio, dove marcisce da trent’anni. Ma l’obiettivo è esporlo nel futuro museo militare russo.

30 Dicembre 2021 13:16 Fabrizio Grasso
L’ekranoplano Lun era il fiore all’occhiello dell’aviazione russa. Abbandonato dopo il crollo dell’URSS, nel 2022 entrerà in un nuovo museo.

Quasi 400 tonnellate di peso, ma capace di abbattere il muro dei 500 chilometri orari. Doveva essere il gioiello dell’aviazione russa, ma con il crollo dell’Unione Sovietica negli anni Novanta è piombato nell’oblio. Oggi arrugginisce sulle coste del Mar Caspio, ma come riporta la Cnn dovrebbe tornare a nuova vita nel 2022 come pezzo da museo. Stiamo parlando dell’ekranoplano di classe Lun, un mezzo militare ibrido fra un aereo e una nave, spiaggiato vicino Darbent, antica città nella repubblica russa del Daghestan.

Ekranoplano Lun, cos’è e quali sono le caratteristiche del mezzo militare dell’URSS

Sebbene l’Organizzazione marittima internazionale li classifichi come imbarcazioni, gli ekranoplani devono la loro fortuna alla capacità di volare a pelo d’acqua. Si tratta di veicoli capaci di viaggiare a poca distanza dalla superficie, muovendosi a un’altezza fra 1 e 5 metri grazie al principio aerodinamico dell’effetto suolo. Una combinazione fra furtività e velocità che li ha resi difficili da individuare sui radar. L’Unione Sovietica ne ha scoperto i vantaggi durante la Guerra Fredda, impiegando il Lun in modo massiccio soprattutto nello specchio d’acqua che la separa dall’Iran, tanto che molto presto si è guadagnato il soprannome di Mostro del Mar Caspio.

L’ekranoplano Lun era il fiore all’occhiello dell’aviazione russa. Abbandonato dopo il crollo dell’URSS, nel 2022 entrerà in un nuovo museo.
L’ekranoplanno Lun sulle rive del Mar Caspio (Twitter)

Più lungo di un superjumbo Airbus A380, nonostante le grandi dimensioni e il peso di quasi 400 tonnellate l’ekranoplano Lun era in grado di raggiungere i 550 chilometri orari grazie a otto motori sulle ali. Entrò in servizio nel 1987 ed era in grado di decollare anche con meteo avverso o condizioni di tempesta, conducendo attacchi fulminei via mare con i sei missili stipati nella parte posteriore dello scafo. Il crollo dell’Unione Sovietica bloccò la costruzione di altri esemplari e portò all’abbandono del Lun a Derbent, dove si trova tuttora.

Il veicolo sarà la punta di diamante di un museo militare russo sul Mar Caspio

Dopo oltre trent’anni di inattività e degrado, è stato scelto per diventare la stella del futuro Patriot Park, un museo militare russo e un parco a tema che esporrà diversi equipaggiamenti dell’esercito sovietico. Come ricorda la Cnn, la costruzione sarebbe dovuta iniziare già nel 2020, ma un ritardo nei finanziamenti (5,4 milioni di dollari) ha bloccato per mesi il progetto. L’agenzia di stampa Tass ha dichiarato però che tutto dovrebbe essere pronto per l’estate 2022.

Nel frattempo, l’ekranoplano Lun giace sulla spiaggia del Daghestan e arrugginisce giorno dopo giorno, in attesa che il museo sorga attorno a lui. Attualmente si trova in una zona interdetta alla visita dei turisti, ma tanti temerari hanno eluso i controlli per scattarsi un selfie vicino al mezzo. Su Instagram impazza l’hashtag #лунь e alcuni blogger sono riusciti persino a entrare nella sua pancia. Complici le restrizioni per il Covid, diversi russi hanno deciso di recarsi per le vacanze a Derbent, città patrimonio dell’Unesco e dell’ekranoplano.

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L’ekranoplano nel futuro di Stati Uniti e Cina

Sebbene il Lun sia caduto in disgrazia negli ultimi decenni, gli ekranoplani avranno nuova vita grazie a diversi progetti in corso a Cina, Russia, Stati Uniti e Singapore. Proprio la città-stato asiatica con la sua Wigetworks ha ideato il prototipo AirFish8, che trae ispirazione da progetti della Guerra Fredda. Anche la Cina ne ha costruito uno, lo Xiangzhou 1, di cui però non si sa molto. Gli Stati Uniti, d’altro canto, sperano di utilizzare la tecnologia degli ekranoplani per creare veicoli senza pilota per il trasporto merci ad alta velocità. È il caso di The Flying Ship Company, start-up che grazie a finanziamenti privati ha già dato avvio a diversi prototipi. In Silicon Valley c’è invece Regent Craft, un’altra start-up che mira a collegare le città costiere del paese tramite aliscafi capaci di viaggiare a pelo d’acqua e ad alta velocità.

Tampa, here we come!

We’re excited to announce @CityofTampa will the home of the test site for the REGENT seaglider technology demonstrator.

Thank you Tampa Mayor @JaneCastor for working with us and bringing our electric vehicle to your city. https://t.co/KnIgfJ8CKD

— REGENT (@regentcraft) December 16, 2021

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