L’età è soltanto un numero e Eileen Kramer lo sa bene: a 106 anni, un’energia inesauribile e un’agenda piena di impegni, la danzatrice australiana ha fatto dell’attività il segreto per vivere bene. Nelle sue giornate non sembra esserci spazio per il riposo: si divide tra i racconti che scrive giornalmente dalla struttura che la ospita, gli allenamenti e il lavoro sul libro che ha intenzione di pubblicare entro la fine dell’anno con la casa editrice di cui è proprietaria.
Il segreto di Eileen? Non fermarsi mai
Dal posare come modella di nudo degli artisti parigini a diventare la partecipante più anziana del più prestigioso premio d’arte in Australia, l’Archibald Prize, la vita di Kramer si è sempre mossa su due direttrici parallele: l’amore incondizionato per la creatività e il rifiuto di conformarsi a quello che la società imponeva come l’unico modello da seguire. Nata a Sydney, ha studiato come ballerina e, per più di 10 anni, ha girato l’Australia con il Bodenwieser Ballet. Un lavoro che l’ha portata anche a percorrere il mondo in lungo e in largo, a spostarsi fino in India, a vivere tra Parigi e New York, per poi ritornare nuovamente a casa all’età di 99 anni. «Lavorare in una compagnia non mi ha mai fatto sentire sola», ha spiegato alla Bbc. «Molti dei miei colleghi hanno scelto di sposarsi, mettere su famiglia. Io, invece, ho dedicato la mia vita alla danza».
Eileen Kramer, una vita per la danza
La fine della carriera come ballerina professionista non ha coinciso con la fine del suo amore per la danza. Affiancata dalla sua assistente, la coreografa Sue Healey, Kramer non ha mai smesso di ballare. «Da quando sono rientrata in Australia, sono stata impegnatissima. Ho collaborato con vari artisti per i loro video, ho danzato su tre grosse coreografie al National Institute of Dramatic Arts, ho partecipato a varie performance nei teatri indipendenti e in vari festival ad Adelaide e Brisbane». Ma non è finita qui. L’artista australiana non si è accontentata di rimanere nella sua comfort zone: nel suo curriculum, infatti, hanno trovato spazio anche la partecipazione a un film e la pubblicazione di ben tre libri.
«Non sono vecchia, ho semplicemente vissuto più tempo e ho imparato un po’ di cose lungo la strada»
Negli ultimi anni, si è dedicata molto alla coreografia e alla costruzione di pezzi ispirati alla sua vita. Era impegnata proprio a girare un video in uno dei posti simbolo della sua infanzia quando la pandemia le ha imposto uno stop. In realtà, non si è mai fermata davvero e ha approfittato del tempo in casa per scrivere un libro sulla storia della performance che sarebbe riuscita a realizzare soltanto un anno dopo e con tutte le restrizioni imposte dal Covid. «È una coreografia che mi è venuta in mente osservando gli alberi di fico di Moreton Bay. Sembra quasi di stare in un posto fatato. Quell’atmosfera mi ha ricordato la mia infanzia». Neppure i ripetuti lockdown sono riusciti a spegnere l’energia che la anima. Un fuoco che continua ad alimentare seguendo una filosofia precisa: bandire dal vocabolario le parole ‘età’ e ‘vecchia’. «Non sono vecchia, ho semplicemente vissuto più tempo e ho imparato un po’ di cose lungo la strada. Non mi sento come la gente pensa dovrebbe sentirsi chi invecchia: il mio spirito creativo è identico a quello che avevo quand’ero bambina».