Sorrentino, È stata la mano di Dio rappresenterà l’Italia agli Oscar europei

Redazione
09/11/2021

La cerimonia si terrà a Berlino il prossimo 11 dicembre. Il regista Napoletano candidato per film, regia e sceneggiatura, sarà l'unico rappresentante italiano agli Efa.

Sorrentino, È stata la mano di Dio rappresenterà l’Italia agli Oscar europei

Sarà l’unico italiano, ma rappresenterà il Paese con ben tre candidature. Paolo Sorrentino sarà l’alfiere italiano agli European film Awards, gli Oscar del Vecchio continente. Merito della pellicola È stata la mano di Dio, candidata al premio per film, regia e sceneggiatura. L’appuntamento è fissato a Berlino, il prossimo 11 dicembre. In gara ci sono anche The Father di Florian Zeller, Quo vadis Aida? di Jasmila Žbanić, Scompartimento n.6 di Juho Kuosmanen e Titane di Julia Ducornau.

È stata la mano di Dio, i riconoscimenti a Venezia e la candidatura all’Oscar

È stata la mano di dio è stato presentato all’ultimo Festival del cinema di Venezia, rassegna in cui si è aggiudicato il Leone d’argento Gran premio della giuria. Il giovane Filippo Scotti, che nella pellicola interpreta il protagonista Fabietto Schisa, ha ricevuto il premio Marcello Mastroianni. Il lungometraggio, inoltre, nei giorni scorsi era già stato selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar 2022, previsti a Los Angeles il prossimo 27 marzo.

È stata la mano di Dio, la trama del film

Il film, ambientato negli Anni 80, racconta la storia di un diciassettenne napoletano che nel giro di poco tempo si ritroverà l’esistenza sconvolta da due avvenimenti apparentemente molto distanti tra loro. Da un lato, infatti, c’è l’arrivo sotto il vesuvio di Diego Armando Maradona, il calciatore più forte dell’epoca da cui tra origine il titolo del film. Dall’altro un incedente stradale che sconquassa gli equilibri familiari.

Quando Maradona salvò la vita a Sorrentino

Non è la prima volta che Sorrentino omaggia il campione argentino. Questione di riconoscenza. Il regista ha, infatti, più volte raccontato di come Maradona, pur indirettamente gli abbia salvato la vita. Era il 1987 con il Napoli in piena corsa per vincere il primo Scudetto. Sorrentino, all’epoca quindicenne, chiese ai genitori di poter andare in trasferta a seguire gli Azzurri. Il permesso si rivelerà una manna dal cielo. Mamma e papà, infatti, sarebbero andati a Roccaraso in vacanza, dove nel sonno persero la vita a causa delle esalazioni tossiche provenienti da una stufa difettosa. Sorrentino al contrario, in attesa di partire per Empoli, trascorse a Napoli la notte, scampando così alla tragedia.