Arriva l’estate e il pensiero non può non andare a Edoardo Vianello, cantautore romano che oggi compie 83 anni. Con i suoi brani Vianello ha allietato le vacanze degli italiani e non solo. Nella sua lunga carriera costellata di successi ha venduto oltre 50 milioni di album e tenuto circa 6 mila concerti.
Edoardo Vianello e la passione per le fontane di Roma
Vianello ha un’altra grande passione: le fontane di Roma. Da vent’anni va in giro con la macchina fotografica, e ha realizzato oltre 3.500 scatti di fontane pubbliche e private che sono state raccolte in uno studio, Le 5.000 fontane di Roma. Un’opera di censimento di un vasto patrimonio storico-artistico disponibile in versione e-book anche in lingua inglese, arricchito da filmati musicali firmati da Ennio Morricone, Amedeo Minghi e Luca Barbarossa. Per ogni fontana sono presenti cinque foto, per un totale di 25mila immagini. La sua opera preferita è la fontana delle Tartarughe.
La vita privata di Edoardo Vianello
Edoardo Vianello ha avuto tre mogli: Wilma Goich, Vania Muccioli ed Elfrida Ismolli, ma la vita dell’artista è stata segnata dalla scomparsa della figlia Susanna, deceduta nel 2020 a 50 anni. «Il momento più triste della mia vita. Una cosa indescrivibile che ho cercato di tenere dentro di me il più possibile, perché non serve coinvolgere gli altri. Un dolore personale fortissimo», ha detto durante un’intervista alla trasmissione Oggi è un altro giorno in onda su Rai 1. Vianello alcuni anni fa ha aperto una scuola di musica rivolta a professionisti e non. La scuola ha sede nel quartiere Trieste. La via? della Fontana, ovviamente.
I cinque tormentoni più famosi di Edoardo Vianello
Abbronzatissima, è il disco più venduto di Vianello
«A A Abbronzatissima, sotto i raggi del sole, come è bello sognare, abbracciato con te». Con Abbronzatissima, Vianello ha stabilito il suo record di dischi venduti: 7,3 milioni. Era il 1963, sono passati circa sessant’anni eppure non v’è spiaggia dove ancora oggi qualcuno non canti Abbronzatissima. Il 45 giri re dei jukebox oggi viene cliccato sugli Ipad, a due passi dal mare, sotto i raggi del sole.
I Watussi, l’hully gully di Edoardo Vianello
«Nel continente nero, alle falde del Kilimangiaro». È un anno magico il 1963 per Edoardo Vianello. L’allora 25enne romano dopo aver conquistato il pubblico con Abbronzatissima ottenne analogo successo con i Watussi. Il brano alcuni anni fa è stato oggetto di critiche per l’utilizzo della parola negri contenuta nel testo. Il cantautore si è sempre difeso sostenendo che all’epoca il termine era di uso comune. Dopo Abbronzatissima, è la sua canzone che ha venduto più copie: sei milioni di dischi. Nel 2010 ha celebrato la diecimillesima riproduzione del testo, conquistando un Guinness World Record.
La partita di pallone che lanciò Rita Pavone
«Perché, perché, la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita, di pallone». La partita di pallone è stata scritta nel 1962 da Edoardo Vianello per la musica e da Carlo Rossi per il testo, ma la canzone fu pubblicata nella versione resa celebre da Rita Pavone. In origine doveva essere Cocky Mazzetti a presentarla al pubblico ma la casa discografica (RCA) decise di farla cantare dall’allora 17enne torinese. Calcio, amore e gelosia sono gli ingredienti base di questo testo che negli anni ’60 fu accolto con entusiasmo dagli italiani e fece conoscere la grande voce e la personalità di una ragazza dal fisico munito ma dalla voce straordinaria.
Guarda come dondolo, il trionfo nelle balere
«Guarda come dondolo, guarda come dondolo con il twist, con le gambe ad angolo, con le gambe ad angolo, ballo il twist». È stata l’hit dell’estate 1962. Guarda come dondolo è stato un brano utilizzato nella colonna sonora dei film Il sorpasso di Dino Risi e Il comandante con Totò. Anche in questa canzone si sente la presenza di Ennio Morricone, che è stato arrangiatore musicale di Vianello dal 1959 al 1965. Il celebre twist è stato anche ripreso nella seconda stagione televisiva di Master of None, facendo entrare il brano nella top ten Tv Songs Shart di Billboard – celebre rivista musicale americana – nel 2017.
Le pinne, fucili ed occhiali, il tormentone dell’estate
«Con le pinne, fucili ed occhiali, quando il mare è una tavola blu, sotto un cielo di mille colori, ci tuffiamo con la testa all’ingiù». È il classico dell’estate per eccellenza, con la strofa che si ripete più volte in un testo spiritoso e leggero. Il 1962 è l’anno d’oro di Vianello. In tutte le località italiane, non solo quelle di mare, si intonano a gran voce i suoi brani. Lo stile marinaro del vinile 45 giri è gettonato a ripetizione e incarna lo spirito italiano degli anni ’60, quelli in cui inizia a intravedersi il boom economico.