Al via il processo a carico di Ed Sheeran, accusato di violazione del copyright. Il cantautore britannico sarebbe accusato di aver plagiato alcune parti della sua hit Thinking Out Loud da un altro brano di Marvin Gaye del 1973 dal titolo Let’s Get It On. L’azione legale era stata avviata nel 2017 dalla figlia di Townsend, Kathryn Townsend Griffin; sua sorella, Helen McDonald. Da allora ci sono stati una serie di ritardi. Durante il processo, che dovrebbe durare una settimana e si svolgerà presso il tribunale federale di Manhattan, verranno ascoltati diversi testimoni, tra cui lo stesso Sheeran.

Il processo a Ed Sheeran e la tesi degli avvocati
La giuria sarà chiamata a valutare diversi elementi: dalla base della melodia al ritmo del brano per poi decidere se, effettivamente, si è verificata una sovrapposizione tale da determinare la combinazione di progressione di accordi e ritmo armonico delle canzoni, tipica del plagio. Nonostante gli avvocati del cantante abbiano sempre ammesso che entrambi i brani hanno punti strutturali comuni, le accuse vengono categoricamente respinte in quanto i frammenti ritenuti identici non sarebbero considerevoli al punto da garantire una richiesta di violazione del copyright.
Sotto accusa la progressione degli accordi
L’esito del processo – secondo il New York Times – potrebbe dipendere da quanto sia distintiva la cosiddetta progressione di accordi. Gli avvocati di Sheeran sostengono che gli accordi sono elementi costitutivi generici. Nei documenti depositati presso la corte, il musicologo di Sheeran annota più di una dozzina di canzoni, inclusi successi come Georgy Girl dei Seekers e Hurdy Gurdy Man di Donovan, che utilizzavano la stessa sequenza di base prima di Let’s Get It On.