Come ti prevedo l’inondazione

Redazione
24/05/2021

In fase di sperimentazione EarthScan, piattaforma pensata per le aziende e capace di analizzare i cambiamenti climatici, anticipando i disastri ambientali. Segnalerà se le strutture sono esposte a rischio.

Come ti prevedo l’inondazione

Una catena di hotel con centinaia di strutture dislocate in molti paesi del mondo. Alcune potrebbero essere a rischio di inondazioni a causa dell’innalzamento del livello del mare. Altre soggette a incendi per la siccità. Per un’azienda appare particolarmente difficile intercettare i potenziali pericoli derivanti cambiamento climatico. Il monitoraggio è ora reso possibile da EarthScan, piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare continuamente la situazione e attualmente in fase di test con venti aziende.

Che cos’è EarthScan

Nel portale creato dalla start-up Cervest, le compagnie possono mappare le loro risorse, dagli edifici per uffici e magazzini passando per i data center, fino ad arrivare ai luoghi di reperimento delle materie prime e agli stabilimenti di produzione. EarthScan raccoglie ed elabora milioni di informazioni sui cambiamenti del mondo e sugli eventi che lo colpiscono. Dall’analisi di inondazioni o siccità del passato, si riesce a prevedere cosa potrebbe accadere nei prossimi anni.

Come EarthScan aiuterà le aziende

«La deforestazione, per esempio», ha spiegato a FastCompany il fondatore di Cervest, Iggy Bassi, «può cambiare i modelli di precipitazioni locali in modo così significativo che una fabbrica in quei luoghi, potrebbe ritrovarsi senza una fonte d’acqua affidabile e dovrebbe essere trasferita». Nei prossimi mesi, la startup amplierà le località sotto esame. Oggi include Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa, ma l’obiettivo è coprire l’intero pianeta. Superata la fase di test, la piattaforma sarà aperta ai singoli cittadini gratuitamente, mentre le aziende dovranno pagare per esaminare i dati relativi ai loro specifici asset.

Questo tipo di lavoro presto potrebbe essere richiesto dalle autorità di regolamentazione. Negli Stati Uniti, per esempio, la Sec sta studiando la possibilità di rendere obbligatorie le informazioni sui rischi derivanti dai cambiamenti climatici, come variabile da considerare nella quotazione delle società. «Ci saranno migliaia e migliaia di aziende in tutto il mondo che avranno bisogno di un simile servizio», commenta Bassi fiducioso.