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Due russi fuggono in Alaska dopo la mobilitazione annunciata da Putin

Due cittadini russi sono fuggiti in Alaska per non fare il servizio militare obbligatorio di Putin: chiedono asilo negli Stati Uniti.

7 Ottobre 2022 12:19 Virginia Cataldi
Due cittadini russi sono fuggiti in Alaska per non fare il servizio militare obbligatorio di Putin: chiedono asilo negli Stati Uniti.

Due cittadini russi sono sbarcati su una remota isola dell’Alaska pur di sfuggire al servizio militare obbligatorio annunciato da Putin. Dopo una rischiosa traversata in barca, adesso chiedono asilo negli Stati Uniti.

Cittadini russi fuggono in Alaska per evitare il servizio militare

Due cittadini russi hanno fatto una rischiosa traversata in barca fino all’Alaska pur di sfuggire alla ‘mobilitazione’ annunciata da Vladimir Putin. Sono approdati su una remota isola nello stretto di Bering: una spiaggia nei pressi di Gambell, piccola comunità sulla punta nord-ovest dell’isola di San Lorenzo. Gambell si trova a circa a 320 chilometri a sud-ovest di Nome, nell’Alaska occidentale di Nome. Ma anche a circa 58 chilometri dalla penisola di Chukotka, in Siberia.

Due cittadini russi sono fuggiti in Alaska per non fare il servizio militare obbligatorio di Putin: chiedono asilo negli Stati Uniti.
Kivalina, Alaska (Photo by Joe Raedle/Getty Images)

Adesso i due cittadini russi chiedono asilo negli Stati Uniti. Come confermato da Karina Borger, una portavoce della senatrice dell’Alaska, Lisa Murkowski, «i cittadini russi hanno riferito di essere fuggiti da una delle comunità sulla costa orientale della Russia per evitare il servizio militare obbligatorio». 

Intanto, le autorità hanno trasferito i due cittadini «ad Anchorage per un’ispezione, che include un processo di screening e verifica. E quindi successivamente li hanno trattati in conformità con le leggi sull’immigrazione degli Stati Uniti», spiega la Guardia costiera.

Le autorità federali lavorano a un piano

Le autorità federali stanno lavorando a un piano nel caso in cui «più russi fuggissero nelle comunità dello stretto di Bering in Alaska».

«Questo incidente chiarisce due cose: in primo luogo, il popolo russo non vuole combattere la guerra di aggressione di Putin contro l’Ucraina», ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. «In secondo luogo, data la vicinanza dell’Alaska alla Russia, il nostro stato ha un ruolo vitale da svolgere nel garantire la sicurezza nazionale americana». 

Secondo il governatore dell’Alaska Mike Dunleavy è improbabile che si assista a un flusso continuo di persone che attraversano la stessa rotta. Anche perché viaggiare in quell’area è pericoloso e sono previste tempeste autunnali con forti venti. Le autorità statunitensi ad agosto hanno fermato 42 russi che cercavano di entrare negli Stati Uniti dal Canada. La rotta più comune però per i russi che cercano di entrare negli Stati Uniti è il Messico, che non richiede visti. I russi in genere volano da Mosca a Cancun o Città del Messico, entrando in Messico come turisti prima di prendere un volo per il confine con gli Stati Uniti.

Due cittadini russi sono fuggiti in Alaska per non fare il servizio militare obbligatorio di Putin: chiedono asilo negli Stati Uniti.
Vladimir Putin (Photo by Adam Berry/Getty Images)

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