Il ministro dell’Economia starebbe pensando a un’idea concreta per incentivare la natalità. Secondo quanto rivela il quotidiano Il Foglio, Giancarlo Giorgetti avrebbe avanzato la proposta di portare le tasse a zero per i nuclei familiari con almeno due figli. La lotta del governo alla denatalità sembra essere entrata nel vivo e nelle scorse ore hanno fatto discutere le parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha parlato di «incentivare le nascite» e di non «arrendersi alla sostituzione etnica». L’indiscrezione sulla proposta di Giorgetti ha trovato poi conferma nelle parole del sottosegretario al ministero delle Imprese, in quota Lega, Massimo Bitonci.

Bitonci: «Detrazione da 10 mila euro l’anno per ogni figlio a carico»
A parlare dell’idea è il leghista Massimo Bitonci: «La proposta del ministro dell’Economia è assolutamente condivisibile. Per incentivare la natalità diventa necessario ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico. Questo non significa abbandonare l’assegno unico ma, oltre a questo, si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito. Si otterrebbe così una doppia incentivazione e contrasto alla denatalità: con l’assegno unico universale una misura diretta mensile di sostegno, mentre con la detrazione un taglio consistente della tassazione a favore delle nostre famiglie».
L’idea di Giorgetti: un bonus entro il 2023
Il ministro avrebbe pensato in realtà a un bonus familiare da assegnare entro il 2023 a chi ha più figli. Il meccanismo, però, sarebbe ancora da definire quindi non è certo se si tratterà di una detrazione, di un taglio delle tasse patrimoniali o di quelle sul lavoro. Intanto Massimo Garavaglia, il presidente della commissione Finanze, sottolinea: «Ridurre le tasse a chi fa più figli ci sembra la scelta migliore per tutelare la natalità e le famiglie. La proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, va in questa direzione, perché reintrodurrebbe una detrazione di 10 mila euro l’anno per ogni figlio a carico, per tutti e senza limiti di reddito, fino alla conclusione del percorso di studi. Una misura che si sommerebbe all’assegno unico, favorendo però i nuclei più numerosi».
