Gli Stati Uniti ritengono che la Russia abbia davvero recuperato alcuni rottami del drone americano precipitato il 14 marzo nel Mar Nero dopo lo scontro con un caccia russo Su-27. Lo riporta la CNN citando fonti del Pentagono. La notizia conferma quanto affermato dal ministero della Difesa russo, che ha comunicato di aver recuperato dal fondo del mare vicino a Sebastopoli almeno una parte del relitto, che si troverebbe a una profondità di 900 metri.

Il recupero da parte dei russi non preoccupa il Pentagono
Da mercoledì 15 marzo i mezzi navali russi stanno scandagliando l’area in cui era precipitato il velivolo. E sarebbero riusciti a entrare in possesso di alcune parti. Niente che possa però preoccupare il Pentagono. L’amministrazione Biden ha infatti minimizzato l’impatto che potrebbe avere il ritrovamento da parte dei russi di rottami del drone: «Abbiamo reso impossibile per loro ottenere ogni informazione di intelligence», ha detto John Kirby, portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. Gli Stati Uniti sarebbero infatti riusciti a neutralizzare il software presente sull’apparecchio.
The U.S. military has just released video of the encounter between the Russian Su-27 fighter jets and the @usairforce MQ-9 Reaper drone over the Black Sea. pic.twitter.com/CBjS9NTJ8Y
— Mike Eckel (@Mike_Eckel) March 16, 2023
Il video dello scontro diffuso dagli Stati Uniti
Mentre Mosca continua a negare ogni responsabilità nella caduta del velivolo, gli Usa hanno diffuso un video che documenta una fase dell’incontro ravvicinato tra il drone e i caccia russi. E anche una mappa che spiega quanto avvenuto. Secondo il Pentagono, il drone è stato intercettato tra le 6 e le 7 del mattino in un’area a circa 40-50 miglia dalla costa della Crimea. Le manovre dei due Su-27 sono durate circa 40 minuti. La collisione tra uno dei caccia e il drone è avvenuta tra le 7 e le 7:20 a circa 50-60 miglia nautiche dalla costa. Il drone, con l’elica danneggiata, è precipitato in mare tra le 7.20 e le 7.30, a circa 75-85 miglia nautiche dalla Crimea e dalla Romania.

La Russia premia i piloti coinvolti nell’abbattimento
Intanto, il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu ha conferito riconoscimenti di Stato ai piloti dell’aereo militare Su-27 coinvolto nell’incidente. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti, secondo cui i piloti sono stati premiati per aver impedito «la violazione dei confini dell’area operativa speciale» da parte del drone americano MQ-9 Reaper, che volava con transponder spenti. «Si segnala inoltre che i confini di quest’area sono stati comunicati a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicati secondo gli standard internazionali», si legge in una nota del ministero della Difesa russo, che ribadisce: «Combattimento russi sono stati fatti decollare per identificare l’intruso. A causa di brusche manovre, il drone è andato in volo incontrollato con una perdita di quota ed è caduto in acqua».