In visita alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona), il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato della guerra in Ucraina, soffermandosi anche sulla telefonata avuta con il presidente russo Vladimir Putin. Una chiamata, quella partita da Palazzo Chigi direzione Cremlino, che non ha avuto l’esito sperato. «A Putin ho detto: “La chiamo per parlare di pace”. E lui mi ha detto: “Non è il momento”. “La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco”: “Non è il momento”. “Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?”: “Non è il momento”».

Cosa ha detto Draghi sulla guerra in Ucraina
«Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden. Solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti», ha aggiunto Draghi, che poi ha parlato del conflitto in Ucraina e degli aiuti militari forniti dall’Occidente, facendo una similitudine. «Chi attacca ha sempre torto, chi attacca usando la violenza ha sempre torto. Qui c’è una differenza tra chi è attaccato e chi attacca, e bisogna tenerla in mente. È come se passiamo per strada e vediamo uno grosso grosso che dà schiaffoni a uno piccolo, noi che facciamo? L’istinto è andare lì, di farli smettere, di aiutare il piccolino», ha detto il premier. «Il piccolino è diventato sempre più grande e ora si ripara bene dagli schiaffi che gli dà l’altro. È diventato sempre più grande per due motivi: uno perché è stato aiutato da tutti gli amici in tantissimi modi, poi perché combatte per un motivo, la libertà». Il presidente del Consiglio ha anche rivolto un pensiero ai cittadini russi: «Dobbiamo pensare a loro come cittadini del mondo, dobbiamo considerarli come noi. Perché loro non sono i nemici. E questo è cercare di parlare di pace».

Cosa ha detto Draghi sulla mascherina in classe
Nel corso della visita, Draghi ha poi toccato il tema della mascherina in classe: «Spero che non ci sia più bisogno di indossarle e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. Gli insegnanti vi stanno aiutando ad avere consapevolezza, insieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire».