Da alcune settimane il presidente del Consiglio Mario Draghi spinge per fare passi avanti decisi verso una politica estera e di difesa comune in Europa: Al vertice Ue-Balcani Occidentali di Brdo, in Slovenia, ha aumentato il pressing. «La Nato sembra meno interessata all’Europa», ha detto l’ex presidente della Bce, invocando poi una «una rapida riflessione».
Draghi, nessun rischio di indebolire l’Alleanza atlantica
Secondo Draghi, non solo la Nato sembra essere meno interessata all’Europa, ma anche «alle zone di interesse dell’Europa e ha spostato l’interesse verso altre parti del mondo». In tal senso, due importanti messaggi sono arrivati recentemente: il ritiro dall’Afghanistan, «per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito» e «il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra Australia e Francia su alcuni sottomarini». Se è vero che i Paesi europei membri vogliono restare nell’Alleanza atlantica, per Draghi sarebbe opportuna una riflessione su una «forza complementare, usabile magari in altre parti dello scacchiere mondiale dove non ritiene di intervenire» la Nato. Dunque nessun rischio di indebolimento per l’Alleanza atlantica, anzi.
Draghi, Bruxelles decida in tempi stretti
Ma l’Unione Europea, «se siamo pronti e desiderosi di arrivare a una politica estera comune», ha detto Draghi in quello che è sembrato un ultimo appello a Bruxelles, deve decidere in tempi molto stretti. Alla fine della serata, tirando le fila, il presidente Charles Michel aveva annunciato per novembre una prima bozza sulla strategia comune, parallelamente a una nuova discussione politica con la Nato. Nel corso del Vertice Ue-Balcani Occidentali, che si è concluso oggi, si è parlato anche del processo di allargamento a Est dell’Unione Europea. «Da quasi tutti è stata espressa la necessità che il processo continui e anzi acquisti maggior slancio, perché sembra averlo perso, e quindi la Commissione si è impegnata a fornire un documento su questo tema», ha sottolineato il presidente del Consiglio in conferenza stampa. I partecipanti al vertice hanno ribadito il loro impegno per l’allargamento, ma nessuno ha preferito sbilanciarsi sulle tempistiche.