Una cabina di regia oggi e il Consiglio dei ministri domani. Il disegno di legge sulla concorrenza tiene impegnato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Le perplessità emerse e annunciate dallo stesso premier nella conferenza stampa dopo l’approvazione della legge di bilancio sono state il motivo per cui il testo non è stato varato lo scorso 28 ottobre. Ora, quindi si tenterà di dipanare quelle «questioni complesse e molto tecniche» descritte da Draghi, che aveva anche sottolineato come bisognasse affrontare le perplessità «peraltro molto ragionevoli» emerse negli ultimi giorni.
Legge sulla concorrenza: dai servizi pubblici locali alla fibra, i nodi da sciogliere
Sembra difficile che nel testo possano essere inserite alcune norme riguardanti le concessioni balneari, quelle idroelettriche e gli ambulanti, tre delle perplessità maggiori evidenziate la scorsa settimana. Più probabile, invece, che ci siano provvedimenti e interventi su servizi pubblici locali, sulla fibra, sulla sanità, e una norma per rendere obbligatorio il risarcimento diretto delle assicurazioni auto. Sulla fibra, ad esempio, dovrebbero essere ridotti i vincoli per i diversi operatori, così come alcune norme riguarderanno una maggiore trasparenza sulle gare del gas. Un capitolo a parte riguarda i servizi pubblici locali, soprattutto per quella comunicazione preventiva all’antitrust dell’affidamento in house e la messa a gara obbligatoria della fase di recupero per le aziende che vincerebbero gli appalti per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti, che è al centro di numerose discussioni.
Legge sulla concorrenza: piedi puntati del centrodestra su balneari e ambulanti
Restano però quei tre i temi su cui si accenderà il dibattito: concessioni balneari, gli ambulanti e la competenza statale e non regionale sull’idroelettrico. Il centrodestra, con la Lega in testa, ha osteggiato i passaggi riguardanti i tre dossier. Così continuano a susseguirsi i tavoli di confronto per tentare di capire come modificare il testo senza andare a intaccare, di fatto, la legge stessa. Il vertice che si dovrebbe tenere in serata a Palazzo Chigi anticiperà, quindi, il Consiglio dei ministri di domani, nel tentativo di trovare in extremis un’intesa che possa sbloccare la situazione.