Pandemia, manovra, lavoro, elezione del nuovo presidente della Repubblica. Sono state queste e tante altre le questioni sul tavolo, affrontate dal premier Mario Draghi nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare. Elusivo sulle nuove misure per arginare l’avanzata del Covid (per giovedi 23 dicembre è convocata la cabina di regia), incalzato sulla possibilità di un suo prossimo approdo al Quirinale, Draghi ha lasciato le porte socchiuse a ogni possibilità. Ecco cosa ha detto il primo ministro.
Draghi: «Il mio destino non conta niente»
Dopo aver espresso soddisfazione per aver «raggiunto tutti e 51 gli obiettivi del Pnrr», Draghi ha risposto a una domanda sul suo futuro. Palazzo Chigi o Quirinale? «Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni», ha dichiarato sorridendo l’ex presidente della Bce. «Quindi la responsabilità della decisione è interamente nelle mani delle forze politiche che sono quelle che hanno permesso a questo governo di agire, non è nelle mani di individui, sarebbe fare offesa all’Italia».
Draghi: «Il governo va avanti comunque »
«La responsabilità quotidiana sta nel Parlamento, che decide la vita del governo. L’ha decisa quest’anno e la deciderà sempre. La nostra Costituzione prevede un governo parlamentare, i risultati sono stati possibili perché c’è il Parlamento». Così il premier Draghi ha risposto a chi gli chiedeva se ritenesse concluso l’operato del suo esecutivo. «Il governo va avanti indipendentemente da chi ci sarà», ha aggiunto il primo ministro, «le persone sono sempre importanti, ma l’importante è che il governo sia sostenuto dalla maggioranza che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile».

Draghi: «Non immagino il futuro all’interno o all’esterno delle istituzioni»
«Non immagino il mio futuro all’interno o all’esterno delle istituzioni: una domanda simile mi è stata fatta da alcuni ragazzini e io gli ho detto che l’importante è vivere il presente al meglio possibile», ha affermato poi il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno. «Uno dei motivi di successo del governo è stato che in questo tempo sia io che i ministri abbiamo lavorato essenzialmente sul presente senza chiedersi cosa sarà il futuro, cosa c’è per me in futuro. Per questo voglio ringraziare i ministri del governo».