Draghi, la conferenza stampa: «Si a terza dose, sul tavolo ipotesi di vaccino obbligatorio»

Redazione
02/09/2021

Il presidente del Consiglio auspica che entro settembre l'80 per cento della popolazione venga vaccinato e si è detto confortato per la crescita dell'economia. Sull'Afghanistan: «La priorità è aiutare i civili»

Draghi, la conferenza stampa: «Si a terza dose, sul tavolo ipotesi di vaccino obbligatorio»

Contrasto alla pandemia, vaccini, Green pass. E anche Afghanistan. Sono alcuni dei punti toccati da Mario Draghi durante la conferenza stampa del 2 settembre. Il presidente del Consiglio, tra le altre cose, ha detto che l’obbligo vaccinale è un’ipotesi sul tavolo. Stesso discorso per la terza dose, sulla somministrazione della quale non dovrebbero esserci più dubbi. Il premier non ha perso l’occasione per commentare le proteste dei Nov Vax, organizzate in 54 stazioni italiane nella giornata di ieri, quando sono entrate in vigore le nuove norme di contrasto alla pandemia: «Creeremo una cabina di regia, ma l’idea da cui si parte è di estendere le situazioni cui si dovrà esibire il certificato verde. Voglio poi esprimere solidarietà a coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei No Vax, particolarmente odiosa e vigliacca perché rivolta a chi fa formazione ed è in prima linea contro il Covid».

Entro settembre vaccinato l’80 per cento della popolazione

Quindi una battuta sulla posizione della Lega: «Auspico una maggiore convergenza, ma il governo va avanti». D’altronde gli obiettivi sono chiari: «Sono fiducioso si possa raggiungere l’80 per cento della popolazione vaccinata entro fine settembre». Questione fondamentale, specie con l’arrivo dell’autunno e la partenza delle scuole: «Le lezioni in presenza sono una priorità. Il 91,5 per cento dei docenti ha ricevuto almeno una dose di vaccino».

Prosegue dunque il percorso di graduale ritorno alla normalità, di cui anche l’economia sembra beneficiare: «La crescita è superiore alle aspettative, basta guardare le indicazioni che arrivavano dal Mef nel mese di marzo. Questo ci incoraggia, come le notizie che arrivano dal mercato del lavoro. Ci aspettano settimane fitte, durante le quali verranno presentate le riforme su fisco e concorrenza. Affronteremo poi il tema delle politiche attive del lavoro. Il governo deve avere una visione industriale che permetta di riallocare ed addestrare i lavoratori».

Draghi, in serata l’incontro con Macron 

Caldo anche il fronte della politica estera, Afghanistan in testa. «Stasera vedrò Macron», ha detto il presidente del Consiglio. «Parlerò della tragedia afghana, dobbiamo innanzitutto aiutare i civili. Colgo l’occasione per ringraziare le forze militari e il comparto Difesa ed Esteri, per la straordinaria organizzazione dell’evacuazione. Con Macron, discuterò anche di Europa e Libia, in una conversazione a 360 gradi».