Draghi in conferenza invita gli italiani a vaccinarsi: «Problemi arrivano dai no vax»

Redazione
10/01/2022

Il presidente del Consiglio si è presentato di fronte ai giornalisti e agli italiani per spiegare le scelte del Governo e gli ultimi provvedimenti. Si è parlato di scuole aperte, dad, vaccini e green pass. Per il premier il 2022 va affrontato con «realismo, prudenza, fiducia e unità».

Draghi in conferenza invita gli italiani a vaccinarsi: «Problemi arrivano dai no vax»

Le scuole restano aperte e gli italiani sono invitati a vaccinarsi. Il premier Mario Draghi, con qualche minuto di ritardo rispetto all’orario fissato, si è presentato in conferenza stampa per parlare dei «primi provvedimenti di quest’anno». Il Presidente del Consiglio ha parlato a tutto tondo di quanto scelto dal Governo, dall’apertura delle scuole all’obbligo di vaccini anti Covid per gli over 50, focalizzandosi su un 2022 che va affrontato con «realismo, prudenza, fiducia e unità». Draghi ha analizzato tutto a fondo e si è concesso alle domande dei giornalisti, pur precisando che non avrebbe risposto sull’argomento relativo alla corsa al Quirinale.

Covid, Draghi parla di «approccio diverso rispetto al passato»

Il Governo sta affrontando la pandemia con «un approccio un po’ diverso rispetto al passato», ha dichiarato il presidente. E il primo argomento relativo a questo diverso modo di affrontare la sfida di arginare il Covid è la scuola. Tante le polemiche riguardanti le riaperture e per questo Draghi ha voluto affrontare questo come primo argomento. «Vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali e su ragazzi e ragazze, che hanno risentito più di altri delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione. La scuola è fondamentale per la democrazia, va tutelata. Voglio ringraziare il ministro Bianchi ma anche presidi, insegnanti, per tutti gli sforzi fatti fin qui e che verranno fatti in futuro».

Draghi in conferenza invita gli italiani a vaccinarsi: «Problemi arrivano dai no vax». Scuole, obbligatorietà, certificazioni, il premier spiega i provvedimenti
Il premier Mario Draghi (Getty)

Draghi: «Dad provoca diseguaglianze»

Sulla Didattica a distanza, Mario Draghi non ha dubbi. La scuola va aperta, simbolo di democrazia, anche perché la Dad «provoca diseguaglianze tra alunni che poi si ripercuotono sulla vita lavorativa e ci sono diseguaglianze anche tra nord e sud». E poi, continua il presidente, «ci sono considerazioni di ordine pratico. I ragazzi stanno a casa la mattina, chiudendo la scuola, ma poi vanno a fare sport e in pizzeria la sera. Non ha senso chiudere la scuola se non chiudiamo tutto il resto, ma se lo facessimo torneremmo all’anno scorso e non ha senso». Poco prima di parlare di Dad, Draghi aveva anche spiegato che «le scuole hanno riaperto prima a metà aprile e poi oggi, dopo Natale, come negli altri grandi paesi europei. Nessuno di questi, Francia, Germania, Regno Unito, hanno chiuso. Le politiche di questo Governo sono coerenti con questa strategia. Siamo stati tra i primi ad adottare obbligo di vaccinazione per determinate categorie, come forze dell’ordine, sanitari, insegnanti».

Vaccini anti Covid, Draghi invita gli italiani a proseguire la campagna

Oltre alle scuole, è la campagna vaccinale l’argomento centrale della conferenza stampa. Mario Draghi parla di quasi il 40 per cento di italiani ad aver ricevuto la terza dose. Poi, parla dell’effetto dei no vax: «Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Persone non vaccinate hanno probabilità molto maggiore di sviluppare la malattia e le sue forme gravi». Da qui scatta l’invito «agli italiani che non si sono vaccinati a farlo. Ringrazio invece chi ha già ricevuto la terza dose». La situazione odierna secondo il premier e i dati diffusi è «molto diversa. Nel 2021 il numero di morti era alto ma inferiore al 2020 nonostante le aperture. L’economia ha segnato una crescita di oltre il 6 per cento a fronte di un calo precedente del 9».

Draghi spiega l’obbligo di vaccinazione per gli over 50

Infine, l’obbligatorietà: «Abbiamo incoraggiato la vaccinazione con l’obbligo vaccinale con l’estensione al 3G (il green pass, ndr) per alcune attività e l’espansione al 2G (super green pass, ndr) per altre. Abbiamo esteso il 2G ai luoghi di lavoro per gli over 50 così come l’obbligo vaccinale per gli over 50. L’abbiamo fatto sulla base dei dati: questi ci dicono che chi ha più di 50 anni corre più rischi. Le ospedalizzazione e le terapie intensive sono occupate per oltre due terzi da non vaccinati». La conferenza si conclude con una frase speranzosa da parte di Mario Draghi: «Riusciremo anche questa volta a superare questi momenti difficili».

L’aspetto politico del decreto: «Naturale ci siano diversità di vedute, ma c’è volontà di lavorare insieme»

Tra le domande, si parla anche dell’aspetto politico. Il nuovo decreto ha portato a molti scontri all’interno della maggioranza, ma Draghi minimizza. «Le diversità di vedute che ci sono state in occasione della discussione di questo decreto sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle avvenute in altre occasioni», ha spiegato. «Basti ricordare a quanto successo mesi fa sul tema Giustizia. Non è un’esperienza nuova o drammatica, le diversità di vedute sono naturali. Ma nonostante le diversità di vedute c’è voglia di lavorare insieme e di arrivare a soluzioni condivise. Finché c’è quella il Governo va avanti bene».

Draghi chiude la conferenza con le scuse: «Sottovalutato le attese per questi provvedimenti»

«Questa conferenza stampa», ha concluso Mario Draghi, «avviene come risposta alle critiche che il Governo e io in particolare abbiamo ricevuto per non aver fatto la conferenza stampa nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto. Secondo me c’è stato, anche da parte mia, una sottovalutazione delle attese. Per questo mi scuso e vi prego di considerare questo un atto riparatorio che spero sia stato adeguato».

Draghi in conferenza invita gli italiani a vaccinarsi: «Problemi arrivano dai no vax». Scuole, obbligatorietà, certificazioni, il premier spiega i provvedimenti
Il primo ministro Mario Draghi all’arrivo nel Regno Unito (Getty)