Draghi sigla l’accordo con l’Algeria: in arrivo 4 miliardi di metri cubi di gas

Redazione
18/07/2022

Il premier ad Algeri ha chiuso l'accordo. Il Paese nordafricano diventa il «primo fornitore dell'Italia». Il confronto con il presidente Tebboune ha toccato anche il tema della stabilità del Mediterraneo.

Draghi sigla l’accordo con l’Algeria: in arrivo 4 miliardi di metri cubi di gas

L’accordo c’è. Mario Draghi, volato in Algeria nella mattinata di oggi, ha sancito l’intesa con il Paese nordafricano sulla fornitura di gas. Sonatrach invierà all’Italia, in aggiunta a quanto già concordato, altri 4 miliardi di metri cubi di gas. Lo stesso premier ha annunciato l’accordo, parlando di una «accelerazione rispetto a quanto previsto» e aprendo a scenari in cui ci saranno in futuro «forniture ancora più cospicue nei prossimi anni». Draghi da Algeri esprime quindi tutta la propria soddisfazione e rientrerà a Roma già nella serata di oggi, per far fronte alla crisi di governo che lo vedrà impegnato soprattutto mercoledì prossimo.

Draghi sigla l'accordo con l'Algeria: in arrivo 4 miliardi di metri cubi di gas. Il premier conferma: «Primo fornitore italiano»
Uno stabilimento di gas in Algeria (Getty)

Draghi soddisfatto: «Algeria primo fornitore del nostro Paese»

«In questi mesi, l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese». L’annuncio di Draghi è cruciale per le sorti dell’Italia, che a breve vedrà l’arrivo di 4 miliardi di metri cubi di gas, oltre a quanto già concordato con il Paese africano poche settimane fa. La collaborazione è stata annunciata dallo stesso premier, che sottolinea come sarà «nello sviluppo di fonti rinnovabili, in particolare dell’idrogeno verde e dell’energia solare, eolica e geotermica». Draghi ha voluto ringraziare «il Presidente Tebboune e il Governo algerino per la calorosa ospitalità», sottolineando ulteriormente i buoni rapporti tra i due Paesi.

Tebboune: «Fornitori dell’Europa per energia solare ed elettrica»

Il presidente Tebboune, intervenuto al fianco di Mario Draghi, ha spiegato la proposta all’Italia: «Saremo fornitori dell’Europa per quanto riguarda l’energia solare e l’energia elettrica». Una notizia fondamentale nella lotta al caro energia e per far fronte all’eventuale stop totale che la Russia potrebbe imporre a breve alle proprie forniture verso i Paesi dell’Unione Europea. «Per quanto riguarda l’energia», ha continuato Tebboune, «domani, se Dio vuole, ci sarà un accordo molto importante fra Occidental, Eni e Total per 4 miliardi di dollari, che mira a rifornire l’Italia con quantità molto importanti di gas naturale».

Draghi sigla l'accordo con l'Algeria: in arrivo 4 miliardi di metri cubi di gas. Il premier conferma: «Primo fornitore italiano»
Tebboune e Draghi durante l’incontro di fine maggio a Roma (Getty)

Italia e Algeria: patto per la stabilità del Mediterraneo

Non si è parlato, però, soltanto delle forniture di gas. Mario Draghi ha specificato che con Tebboune ha dialogato «per riaffermare l’impegno di Italia e Algeria per la stabilità e la prosperità del Mediterraneo, messe a dura prova dall’invasione russa dell’Ucraina». Il presidente del consiglio ha affermato che l’Italia «è impegnata da tempo in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica». E intanto l’Ue si muove, come detto da Ursula von der Leyen, per raddoppiare il flusso del gas proveniente dall’Azerbaijan.