Dov’è la Crimea? Perchè è importante dal punto di vista strategico? Dal confine entrano le forze russe in Ucraina

Virginia Cataldi
24/02/2022

Dov'è la Crimea? Attraverso i suoi confini le forze armate russe si stanno introducendo in Ucraina. Ecco la storia della repubblica contesa.

Dov’è la Crimea? Perchè è importante dal punto di vista strategico? Dal confine entrano le forze russe in Ucraina

Continua la rappresaglia russa a danno dell’Ucraina. L’attacco, partito da più fronti, seguirebbe una manovra a tenaglia su larga scala. In particolare, le forze del Cremlino si stanno introducendo nel Paese attraverso i confini di Bielorussia e Crimea. Ma dove si trova la Crimea e qual è la sua storia?

La manovra russa attraverso la Crimea

Il servizio di frontiera ucraino ha pubblicato un video registrato dalle telecamere di sicurezza che mostra veicoli militari russi che attraversavano il confine dalla Crimea. L’operazione speciale lanciata da Vladimir Putin è una manovra a tenaglia su larga scala. Le forze armate si stanno introducendo nel Paese dai confini di Bielorussia e Crimea, e già forti esplosioni sono state sentite nei maggiori centri, da Kharkiv a Leopoli a Mariupol e nella capitale Kiev.

Dov’è la Crimea? 

La Crimea è una penisola che si trova sulla costa settentrionale del Mar Nero. Alla terraferma è collegata dall’Istmo di Perekop, che confina con l’Ucraina, e dal ponte di Crimea, situato sullo stretto di Kerc, che conduce in Russia.

Si tratta di un territorio storicamente conteso dalle due forze e che fino al 2014 apparteneva all’Ucraina come “Repubblica autonoma di Crimea”. Da quell’anno, però, la penisola è diventata parte della Federazione Russa a seguito del referendum del 16 maggio. Questo è stato definito tuttavia illegale, tra gli altri, da ONU, Unione Europea e Stati Uniti d’America, che dunque considerano la Crimea ancora di pertinenza Ucraina.

Dov'è la Crimea? Attraverso i suoi confini le forze armate russe si stanno introducendo in Ucraina. Ecco la storia della repubblica contesa.
Dov’è la Crimea?

Il governo attuale è filo russo 

La Crimea ha proclamato la propria indipendenza nel 1992, due anni dopo la caduta del blocco sovietico. Allora il governo autonomo ha deciso di rimanere all’interno dell’Ucraina ma in qualità di Repubblica Autonoma, cioè dotata di un proprio parlamento e governo che hanno sede a Smferopol.

Nel 2014 tuttavia, durante la cosiddetta Crisi della Crimea, la repubblica è stata invasa e occupata dalle truppe russe, nonché annessa alla Federazione a seguito di un referendum popolare. Quest’ultimo è stato ritenuto illegale dall’Onu e Nato. Il governo allora in carica è stato destituito e cambiato con un esecutivo filo russo guidato dall’attuale presidente Sergey Askenov. Pochi giorni prima della presa del parlamento di Crimea, Putin al termine di un incontro per discutere la liberazione del presidente ucraino deposto, Viktor Janukovič, aveva detto: “dobbiamo iniziare a lavorare per il ritorno della Crimea in Russia“.

Chi abita nella Repubblica Autonoma?

Nella regione abitano circa 2 milioni di persone. Il 57% della popolazione è composto da Russi, mentre il 27% da Ucraini. Solo il 12% della popolazione è invece composto dai Tartari, cioè l’etnia musulmana che abiterebbe la penisola fin dal XV secolo. I tartari, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborarono con i tedeschi e per questo vennero deportati in massa da Stalin.

Solo negli anni a seguire la fine del conflitto poterono tornare nella regione e, ancora dopo, esercitare nuovamente i diritti civili. Essi sono apertamente ostili a Putin e alla politica di Mosca, e sostengono il governo filo europeista di Kiev.

Dov'è la Crimea? Attraverso i suoi confini le forze armate russe si stanno introducendo in Ucraina. Ecco la storia della repubblica contesa.
Le forze armate russe penetrano in Ucraina dal confine della Crimea

La Crimea da un punto di vista strategico

La città di Sebastopoli, nella zona sud occidentale della Penisola di Crimea, è sede di una delle quattro flotte della marina militare russa. Lì si trovano 11.000 effettivi e circa 60 navi. Dunque, nonostante il porto sia all’interno della Repubblica Autonoma di Crimea, il Cremlino ha un solido controllo del territorio e un importante presidio sulle coste che si affacciano sul Mar Nero. Inoltre dalla Crimea è garantito l’accesso al Mediterraneo e un ampio raggio d’azione per la flotta da guerra.

Il porto di Sebastopoli però non è sempre stato di pertinenza dei russi. Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica essi hanno perso il potere di utilizzarlo, poiché la Crimea era entrata a far parte del suolo ucraino. Da allora, dunque, la Russia ha pagato un contratto di locazione all’Ucraina per l’uso della base, rinnovato fino al 2042 in cambio di uno sconto del 30% nelle forniture di gas russo a Kiev.

Tuttavia, dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014, la base navale è di nuovo sotto il controllo delle forze del Cremlino.