Le Nazarene

Stefano Iannaccone
02/06/2021

Da Chiara Gribaudo a Lia Quartapelle, passando per Marianna Madia e Paola De Micheli: nel Pd sono maturi i tempi di una svolta al femminile. Chi sono le donne che puntano al vertice.

Le Nazarene

Un Partito democratico al femminile. Nel segno delle donne, ma non per gentile concessione degli uomini al potere. Una strategia che vuole evitare la recente brutta figura delle primarie, nelle principali città, senza nessuna donna candidata. La rotta è tracciata: secondo quanto apprende Tag43, è in corso una girandola di confronti, anche telefonici, tra le esponenti del Pd in rampa di lancio per conquistare la leadership dem. O giù di lì. «Certo, il ruolo di Enrico Letta non si discute fino alle Amministrative», spiega una fonte. «Non c’è alcuna intenzione di logorarlo, perché già abbiamo visto troppe volte queste situazioni. Ma il suo destino, non ci giriamo intorno, è legato alle elezioni autunnali».

Così, in caso di cambio ai vertici, la corrente rosa si farà trovare pronta. E non con qualche candidatura da figurante, tanto per mettere la bandierina. Se invece Letta resterà in carica, la scalata al potere delle donne avverrà nei ruoli chiave. «Prendendoci gli incarichi», è il punto fermo.

I nomi della svolta rosa nel Partito democratico

Ma quali sono i nomi da segnare? In cima, ci sono due deputate, presenti nella segreteria Letta, Chiara Gribaudo e Lia Quartapelle, under 40 ma alla seconda legislatura. A Gribaudo, 40 anni, è stata affidata la Missione giovani per conto di Largo del Nazareno. La parlamentare piemontese proviene dall’area di Matteo Orfini, con cui i rapporti sono sempre buoni. Ma si sta ritagliando uno spazio sempre più autonomo, concentrandosi sui temi del lavoro: alcune delle sue battaglie alla Camera, tanto per dire, sono quelle sulla parità salariale di genere e sul salario minimo legale.

Quartapelle, 38 anni, è invece responsabile Esteri del Pd. Per qualche giorno, durante il governo Renzi, il suo nome era circolato per la Farnesina. Alla fine, la scelta ricadde su Paolo Gentiloni. La sua competenza in materia è certificata dall’impegno sui temi della cooperazione e di politica estera.

Paola De Micheli futura guida del Partito democratico

La lista delle donne dem include l’ex ministra del Conte bis, Paola De Micheli, 47 anni, molto attiva nelle ultime settimane. La pubblicazione di un manifesto di valori, sul sito Rigenerazione democratica, sembra il preludio a una futura candidatura alla guida del partito, almeno secondo quanto si vocifera. L’appello, aperto a tutti, parla di un “nuovo umanesimo”, elencando alcuni punti-chiave intorno a cui raccogliere diverse energie.

De Micheli, lettiana di lungo corso, ha un curriculum importante: deputata dal 2008, è stata commissaria straordinaria per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma nel Centro Italia, e poi sottosegretaria a Palazzo Chigi nel governo Gentiloni. Infine, c’è stato l’incarico da vicesegretaria con Nicola Zingaretti e l’approdo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove ha gestito delicati dossier, tra cui la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.

Addio gaffe, in pole anche Marianna Madia

Di sicuro è una delle più titolate alla leadership, insieme a Marianna Madia, 40 anni, protagonista di uno scontro politico con Debora Serracchiani per l’elezione a presidente dei deputati dem. Madia è stata sconfitta, ma ha dimostrato di saper raccogliere un seguito, cancellando le gaffe che hanno caratterizzato i suoi esordi in politica. Alla prima elezione, candidata nel 2008 dall’allora segretario Walter Veltroni, disse: «Porto in dote la mia straordinaria inesperienza». Nel frattempo di esperienza ne ha acquisita parecchia, ricoprendo il ruolo di ministra della Pubblica amministrazione nel governo Renzi. Dopo le epoche da veltroniana e da renziana, ha forgiato un profilo autonomo.

Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto a sinistra della sinistra

Valentina Cuppi, 37anni, sindaca di Marzabotto e attuale presidente dell’assemblea dem, è un’altra protagonista della riscossa femminile. È stata animatrice di Prossima, una corrente a sinistra del partito, che ha tra gli interlocutori anche le Sardine. E, senza dirlo ad alta voce, corteggia la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, che non è nel Pd. Ma che a Largo del Nazareno è molto stimata. Cuppi è stata eletta presidente dietro la spinta di Zingaretti, ma lei, dopo le dimissioni dell’ex segretario, non è certo intenzionata a finire nell’oblio.

Pure Irene Tinagli, 47 anni, è già in buona posizione: è la numero due, insieme a Giuseppe Provenzano di Letta. Il Il suo percorso non è stato lineare: dopo l’adesione al Pd nel 2008, e le battaglie per i diritti civili, diventa tra le promotrici della fondazione di Luca Cordero di Montezemolo, Italia Futura. Un trampolino di lancio per la candidatura con Mario Monti alle Politiche del 2013. Così entra a Montecitorio. Dal 2015, però, torna nel Pd, conquistando un seggio nell’Europarlamento e quindi l’incarico a Largo del Nazareno.

Valentina Paris, paladina di maternità e parità di genere

Chi invece è al momento fuori dai Palazzi, è Valentina Paris, 40 anni, deputata nella scorsa legislatura, che vanta ottimi rapporti con Gribaudo. Con lei ha portato avanti battaglie sul fronte del lavoro. Dopo la mancata elezione alle Politiche del 2018, si è concentrata sul tema della parità di genere, della maternità, diventando sempre più esperta su questi dossier.

Insomma, il parterre è ambizioso e ampio. Una frase lo sintetizza perfettamente: «Non abbiamo la smania di detenere il potere. Ma di dimostrare che le competenze ci sono. Bisogna solo metterle insieme».