Secondo le prime indagini, la donna di 31 anni di Rovigo Rkia Hannoui sarebbe morta uccisa dal figlio di 8 anni. Il vicino di casa, Giacomo Stella, è indagato «per omessa custodia dell’arma con relativi proiettili».
Donna uccisa dal figlio a Rovigo: indagato il vicino
La donna sarebbe stata uccisa dal figlio più piccolo che avrebbe sparato accidentalmente contro di lei. Molte però sono ancora le domande che gli inquirenti si fanno su questo incidente mortale. Il piccolo avrebbe usato la pistola del padrone di casa, nonché vicino, poi sarebbe entrato in casa e maneggiando per errore l’arma sarebbe partito il colpo verso la madre. La pistola è stata poi rinvenuta nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 aprile sul terreno accanto all’abitazione dove la donna abitava assieme al marito e ai due figli di 8 e 11 anni.

«L’omicidio di Rkia Hannaoui è da ritenersi, allo stato, di natura colposa frutto di condotta accidentale e non di condotta dolosa. Quest’ufficio procede per accertare responsabilità colpose di terzi in ordine a quanto accaduto in dipendenza della omessa custodia dell’arma con relativi proiettili e la posizione dei familiari minori non imputabili verrà valutata dall’ufficio requirente competente», ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Rovigo Manuela Fasolato.

L’80enne vicino di casa è indagato per concorso in omicidio colposo. Il pensionato infatti, custodiva in casa alcuni fucili da caccia e la pistola del delitto. L’uomo ha sempre negato di essere coinvolto nell’accaduto, ma il concorso potrebbe proprio riguardare l’omessa custodia delle armi che avrebbe consentito ai due figli di Rkia, che abitavano al piano terra, di aver accesso al mobile nel quale erano riposte. La Procura di Rovigo indagherà proprio su chi ha permesso che il piccolo entrasse in possesso dell’arma e uccidesse involontariamente la mamma. Il Tribunale dei Minori, invece, stabilirà la posizione del bambino, che non sarà comunque imputabile.