A Catania una donna è stata aggredita con un solvente sul volto. La vittima dovrebbe cavarsela in sette giorni e il gesto è stato commesso per i possibili legami della donna con il boss Salvatore Giarrizzo.

La dinamica dell’aggressione avvenuta a Catania
Una donna è stata aggredita nella serata di ieri 29 marzo a Catania, nella zona vicino alla stazione, da un uomo che le ha lanciato contro il volto del solvente. La polizia sospetta che dietro l’agguato ci siano i legami della donna con un noto boss di Adrano, Salvatore Giarrizzo, arrestato nel 2020 e divenuto collaboratore di giustizia. La vittima aggredita e il boss si sono frequentati per diverso tempo in passato. La donna dopo l’aggressione è stata portata in ospedale ma i medici le hanno dato buone notizie perché il suo viso non dovrebbe riportare conseguenze. Stando a una prima ricostruzione, l’aggressore sarebbe stato un uomo: da un’auto affiancata sulla strada, le avrebbe lanciato contro del solvente dopo aver esclamato «Giarrizzo». La polizia sta indagando per ricostruire tutta la dinamica e fermare l’aggressore.

Chi era il boss che frequentava la donna
Il boss Salvatore Giarrizzo è stato un perno principale del clan mafioso Scalisi di Adrano, prima di essere arrestato nel 2020 nell’ambito dell’operazione «The King». Giarrizzo in seguito è diventato collaboratore di giustizia. Tramite intercettazioni disposte dalla Dda della Procura di Catania erano stati scoperti, nell’ambito dell’inchiesta Triade del marzo 2021, dei progetti di vendetta della cosca contro il pentito e i suoi familiari. Le indagini del commissariato di Adrano scoprirono che il «forte disappunto tra gli affiliati al clan Scalisi», per la collaborazione con la giustizia di Salvatore Giarrizzo avvenuta in estate del 2020, era stato tale da portare i membri a «progettare atti intimidatori nei suoi confronti e della sua famiglia, finalizzati a fargli ritrattare le dichiarazioni rese nei confronti degli ex compagni e di appartenenti ad altri gruppi mafiosi».