Emozione e onore per Donatella Rettore che ha ricevuto il diploma honoris causa in management delle risorse alla Iulm. La cantante, alla cerimonia di premiazione, è stata elogiata per aver «fatto dell’ironia una leva importante nell’arco della sua prestigiosa carriera».

Il diploma honoris causa ricevuto da Donatella Rettore
Donatella Rettore ha ottenuto un dono speciale dal rettore dell’università Iulm di Milano, Gian Battista Canova. La cantante si emozionata nel ricevere il diploma honoris causa del Master universitario in management delle risorse artistiche e culturali, «in considerazione della dimensione testuale della sua produzione, dei contenuti che ha affrontato di volta in volta e che hanno caratterizzato aspetti e periodi della sua poliedrica personalità» e «del rapporto del testo verbale con il testo musicale, delle identità vocali dell’artista» e per aver «fatto dell’ironia una leva importante nell’arco della sua prestigiosa carriera».

Le parole della cantante sulla sua vita e le sue canzoni
Donatella Rettore nel corso della cerimonia ha anche parlato della sua vita e della sua carriera, affermando che «non è stata esattamente lineare. Ho fatto molte cose, ho fatto teatro, sono diventata persino istruttore cinofilo. Non mi sono laureata però e mia madre questo me l’ha sempre ricordato». La Rettore ha poi continuato: «Mio padre invece era molto più buono, le donne si prendono troppe responsabilità. Lui invece diceva basta che tu sia contenta, va bene». La cantante ha poi parlato delle canzoni che ha scritto: «Ho dedicato magari poco alle canzoni d’amore. Forse in Di notte specialmente parlo di un amore come si dovrebbe interpretare l’amore, senza bisogno di vincoli estremi». Infine ha aggiunto: «Le mie canzoni sono rimaste, sono ancora tanto cantate e credo che il pubblico mi voglia più bene ora che sono una signora anzianotta di quando ero una ragazzina. Adesso sono diventata un viso familiare, mi conoscono, sanno che ho sempre detto e dico la verità, che sono vera. Quando ho cominciato mi dicevano che se non me l’avessi tirata un po’ non mi avrebbero mai presa sul serio. Ma non farò mai la fatica di tirarmela, ho preferito magari esser stata compresa più tardi ma esserlo stata per sempre. E non ho mai rinnegato me stessa né cantato canzoni che non mi rispecchiavano, a costo di rimanere ferma del tempo».