Giorgia Meloni schiera l’autrice degli scoop sulle uscite di Silvio Berlusconi in campagna elettorale sul conflitto russo-ucraino per cercare di “ottimizzare” la comunicazione di Fratelli d’Italia e porre un freno agli alleati, a cominciare proprio da Forza Italia. Nei giorni scorsi, infatti, i deputati di Fdi si sono visti arrivare un messaggio via Whatsapp in cui si dà conto, di fatto, della centralizzazione della comunicazione.

Il messaggio a deputati: «Serve una comunicazione coerente»
«Il gruppo parlamentare di Fdi è dotato di un ufficio stampa a disposizione dei deputati che intendono avvalersene. Ai deputati del gruppo che utilizzano invece personale diverso», si legge nel messaggino, «chiedo di disporre affinché i comunicati a loro nome vengano inviati all’ufficio stampa del gruppo, per il successivo inoltro alle agenzie e ciò sia per favorire lo sviluppo di una comunicazione coerente, sia per evitare la diffusione di prese di posizione relative a temi sui quali si è deciso di non intervenire. Sono certo che, condividendo tutti lo spirito di questo messaggio, darete corso a quanto richiesto». In sostanza, i deputati e le deputate che si avvalgono di staff proprio per la comunicazione dovranno inviare tutto a una sorta di ufficio centrale per il vaglio delle comunicazioni.
Una giornalista per supervisionare tutte le dichiarazioni
Ma chi guida la struttura? A capo dell’ufficio stampa di Fdi alla Camera è arrivata a inizio legislatura Donatella Di Nitto, giornalista strappata all’agenzia La Presse per rinforzare la squadra comunicazione dopo la vittoria alle elezioni. Ed è proprio lei, infatti ad essere indicata vai Whatsapp quale referente. «Il gruppo parlamentare di Fdi è dotato di un ufficio stampa con a capo Donatella Di Nitto». Sarà lei quindi a supervisionare (leggasi, controllare) la comunicazione del partito della premier. E soprattutto a cercare di migliorare la strategia.

Tensione con gli alleati: Lega silenziosa e attacchi da Forza Italia
Gli ultimi giorni non sono stati facili per la premier. A tenere banco è stata la questione sulle accise sulla benzina. La scelta di non rinnovare lo sconto voluto dall’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la conseguente risalita del prezzo del carburante è stato uno dei momenti più critici del governo Meloni, tra automobilisti infuriati e gestori degli impianti sul piede dello sciopero dopo essere stati additati dalla maggioranza di essere degli speculatori. Una difficoltà nella quale la Lega si è trincerata dietro il silenzio, non offrendo sponde né protezione, mentre quelli di Forza Italia hanno attaccato frontalmente la premier, con il deputato Luca Squeri che ha criticato aspramente il decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina.
Lo scoop audio di Lapresse che mise in difficoltà Berlusconi
Secondo Meloni serve una svolta, a partire dalla comunicazione. Più coerenza e coordinamento, si chiede; in sostanza si punta a maggiore controllo. E qui si torna a Donatella Di Nitto. La giornalista che sul finire dell’ultima campagna elettorale mise in grossa difficoltà proprio la truppa azzurra e in primis Berlusconi. Fu lei, infatti, a tirare fuori gli audio in cui il Cavaliere criticava l’atteggiamento di ostilità dell’Occidente nei confronti della Russia in merito alla guerra in Ucraina. Audio carpiti durante una riunione a porte chiuse con il gruppo parlamentare azzurro in cui Silvio di fatto sposava in toto le posizioni del presidente russo Vladimir Putin.
Lapresse ha pubblicato l'audio in cui Silvio #Berlusconi, durante l'assemblea dei deputati di #ForzaItalia, dice di avere riallacciato i rapporti con Vladimir #Putin. pic.twitter.com/S2cCVCBQV3
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) October 18, 2022
Urso senza persone di fiducia, Fitto da solo, Arrigo con La Russa
Ma in questi mesi la macchina comunicativa di Fdi non è sembrata impeccabile. Alcuni ministri sono ancora senza portavoce. Il titolare delle Imprese, Adolfo Urso, per esempio, si è appoggiato allo staff ministeriale senza portare con sé persone di fiducia. Alcuni giornalisti che chiedevano un contatto stampa del ministro per il Sud e il Pnnr, Raffaele Fitto, si sono visti recapitare il cellulare diretto dello stesso ministro. Uno degli uomini chiave sul lato comunicazione di Fdi, Emiliano Arrigo, è diventato portavoce del presidente del Senato, Ignazio La Russa. E così molti giornalisti e addetti ai lavori hanno perso uno dei riferimenti principali per quanto riguarda i vari parlamentari. Ora Fdi si affida a Di Nitto. Sperando faccia un altro colpo, come con gli audio di Berlusconi.