Donald Trump, salta l’accordo con la procura per frode fiscale e assicurativa
A due anni dallo scandalo rivelato dal New York Times, oggi l'ex presidente incassa la risposta negativa alla proposta di accordo presentata dai suoi legali. Si andrà a processo e a rischiare sono anche i figli.
Adesso Donald Trump rischia il processo per frode fiscale. Dopo la proposta d’accordo avanzata dai legali dell’ex presidente degli Usa per risolvere l’inchiesta civile sulla Trump Organization, il Tycoon incassa il secco no della procuratrice Letitia James. Il rifiuto della procuratrice generale porta Trump un passo più vicino al processo. Lo scandalo risale al 2020, quando il New York Times ha rivelato false perdite della holding di famiglia, forse dichiarate per non pagare tasse. L’impresa è sospettata di frode fiscale e assicurativa. Dopo il no di Letitia James, a rischiare sono anche i figli di Donald Trump.
Il New York Times: «Nessun intesa nel breve periodo»
E così il caso si riapre e la notizia corre veloce sui giornali. Il no di Letitia James alla proposta di accordo avanzata dai legali di Donald Trump, rischia di mettere nei guai l’intera famiglia. Il New York Times rivela che «non c’è nessuna indicazione che difesa e accusa riescano a raggiungere un’intesa nel breve periodo». E ancora, secondo il quotidiano, a rischiare sarebbe almeno uno dei tre figli dell’ex presidente Usa precedentemente dirigenti della società: Ivanka, Erik e Donald Trump Jr. Il Tycoon adesso si prepara a cosa accadrebbe in caso di processo perso. I giudici potrebbero decidere di fargli pagare multe salate, limitando contestualmente le sue attività finanziarie nella Grande Mela. Uno smacco non da poco, con un occhio alle presidenziali del 2024 alle quali Trump vorrebbe candidarsi.
Trump nega: «Caccia motivata politicamente»
Resta da capire quale sarà la verità. Mentre l’inchiesta punta l’indice sui guadagni della Trump Organization, su cui indaga anche la giustizia americana, l’ex presidente Trump si difende. E lo fa con il consueto atteggiamento, parlando di «una caccia politicamente motivata» e negando tutte le accuse presentate contro di lui da tribunali e quotidiani. Settimane fa, il milionario americano ha tentato di tirare in ballo Mary Trump, una delle sue nipoti. Secondo lui la donna avrebbe cospirato con i giornalisti, per ottenere informazioni sulla sua posizione fiscale. E Donald Trump ne ha per tutti, anche per la procuratrice Letitia James, definita «razzista».
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