Ennesimo terremoto all’interno del governo britannico di Rishi Sunak. Il primo ministro, infatti, perde il suo vice. Dominic Raab, ormai ex vicepremier e ministro della Giustizia, ha rassegnato le proprie dimissioni con una lettera pubblicata su Twitter dopo che ieri era stato consegnato a Sunak un documento su di lui. Si tratta di un rapporto interno molto delicato che lo stesso ex vicepremier avrebbe commissionato dopo che essere stato accusato di comportamento aggressivo e «bullismo» nei confronti di alcuni sottoposti. Per sostituirlo, il primo ministro ha dato vita a un mini-rimpasto del governo Tory, spacchettando deleghe e ruoli. Il nuovo vicepremier sarà Oliver Dowden.
🇬🇧 Dimissioni per il vicepremier inglese, Dominic #Raab.
Ieri la consegna al primo ministro Rishi #Sunak di un rapporto interno, commissionato dallo stesso Raab, sulle accuse di comportamento aggressivo e “bullismo” nei confronti di alcuni sottoposti avanzate nei suoi riguardi. pic.twitter.com/zk8Hh9Pz65
— Dario D’Angelo (@dariodangelo91) April 21, 2023

Sunak rimpasta il governo
La scelta di Sunak è di rimpastare i ruoli, soprattutto premiando gli under 50. Il nuovo vicepremier è quindi Oliver Dowden, che resta anche ministro dell’Ufficio di Gabinetto e cancelliere del Ducato di Lancaster. Il nuovo ministro della Giustizia, invece, sarà Alex Chalk. Quest’ultimo era, fino a qualche ora fa, il viceministro della Difesa, e adesso sarà sostituito da James Cartlidge. Che cede a sua volta la poltrona di viceministro del Tesoro a Gareth Davies. Ed è lui il più giovane del gruppo, con i suoi 39 anni, 3 in meno di Rishi Sunak. In una nota di Downing Street si legge che «le loro designazioni sono state firmate, come da prassi, da re Carlo III nella sua veste di capo dello Stato».

A novembre le prime accuse a Raab
Le accuse di «bullismo» a Raab risalgono a novembre. Sei mesi fa, all’interno dei dipartimenti, si è cominciato a parlare di una sorta di «cultura della paura», instaurata dall’ex viceministro tra i suoi sottoposti. Lui aveva negato, dopo due accuse formali, e chiesto un’indagine interna. Oggi Raab si dimette, ma attacca chi lo accusa, parlando di conclusioni «errate» nel rapporto interno chiesto da lui stesso. L’uomo si sente «in dovere di accettare l’esito dell’inchiesta», pur sottolineando che il rapporto dell’avvocato Adam Tolley «ha respinto tutte le accuse mosse contro di me, tranne due. Ritengo inoltre che le due conclusioni negative siano errate e costituiscano un pericoloso precedente per la condotta di un buon governo».