Dolci della nostra tradizione, il tour culinario in giro per l’Italia

Stefania Romani
09/10/2022

La passione per il cioccolato e i mignon a Torino, Cremona patria del torrone, i cantucci di Prato, le pasticcerie di Napoli e le invenzioni di Palermo: cinque mete per assaggiare le migliori leccornie e visitare location che rimandano indietro nel tempo.

Dolci della nostra tradizione, il tour culinario in giro per l’Italia

Il buonumore passa anche dalla gola. E dai dolci della nostra tradizione, ricca di spunti, varianti, eccellenze, ingredienti stagionali e a chilometro zero. Quindi, se vi stuzzica l’idea di assaggiare le leccornie di casa nostra, date un’occhiata alle proposte di Tag43 per un giro fra le capitali italiane della pasticceria, che da Torino a Palermo offrono non solo assaggi d’eccezione, ma location che rimandano indietro nel tempo.

Torino: il caffè al cioccolato e panna come quello di cui andava matto Cavour

La passione per il cioccolato e i mignon a Torino affonda le radici nella presenza della corte sabauda, che dava ricevimenti in cui ai nobili e ai reali di tutto il continente venivano offerte squisitezze. Che sono il cavallo di battaglia di diversi locali, con il fascino e l’aspetto d’epoca, a partire da Al bicerin, nel quale fra le pareti foderate di legno si rifugiavano Giacomo Puccini, Nietzsche, Guido Gozzano: qui il caffè al cioccolato e panna è fatto ancora come quello di cui andava matto Cavour. Per un gelato al gianduia, meglio spostarsi invece al numero 8 di via Po, la centralissima arteria porticata in cui si trova il Fiorio, a due passi da piazza Castello, dove ricorda una bomboniera il Caffè Mulassano in cui sono nati i tramezzini, fra i mille riflessi degli specchi e dei marmi. Vicino, svettano Palazzo Reale e Palazzo Madama, di una bellezza superba, poi merita una tappa piazza San Carlo, salotto barocco di Torino. www.turismotorino.org

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Torino, Palazzo reale.

A Cremona per scoprire i segreti del torrone, tra feste e musei

La patria del torrone, creato per festeggiare il matrimonio celebrato nel 1441 fra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, sodalizio importantissimo nello scacchiere politico europeo, si raccoglie attorno al celebre Torrazzo, circondato da vicoli e palazzi in cotto rosso. A Cremona, per scoprire i segreti del dolce a base di mandorle, zucchero e miele basta entrare in una delle botteghe del centro, quali il negozio Sperlari o il Vergani, dove il fondatore dell’omonimo colosso cominciò a lavorare come garzone. E dal 12 al 20 novembre con la Festa del torrone vanno in scena rievocazioni, spettacoli, assaggi, incontri. E non è tutto, perché nella città lombarda si respira anche la storia della musica: nei laboratori che profumano di legno messo a stagionare, fra aromi di oli, resine e colla i liutai, spesso stranieri, realizzano capolavori artigianali con i gesti di un tempo. E il Museo del violino valorizza questo patrimonio di competenze con diversi Stradivari e oltre settanta esemplari forgiati dai maestri più accreditati. www.festadeltorrone.com

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Festa del torrone.

Prato, dove i leggendari cantucci esistono in 500 varianti

La prima annotazione relativa alla ricetta con cui si prepara il “biscotto di Prato” è appuntata nelle pagine di un manoscritto del Settecento: dei Cantucci, secchi, con mandorle tostate e un impercettibile aroma di anice, oggi esistono circa 500 varianti. E ogni anno escono dai forni pratesi cinque mila quintali del dolce ideale da inzuppare nel Vin Santo. E nell’autunno del 2015, in occasione della visita in Toscana di papa Francesco, i pasticceri di Prato hanno pensato di preparare un cantuccio speciale, con glassa bianca. Un’altra vocazione della città è quella tessile, illustrata nel Museo del tessuto che, oltre a esporre una raccolta di stoffe antiche e contemporanee di altissima qualità, suggerisce la visita alla vecchia caldaia, ai materiali e all’intero processo che porta al prodotto finito, per mostrare il dietro le quinte di un comparto fondamentale del Made in Italy. E il Museo Pecci è un centro di arte contemporanea che accoglie anche cinema, musica e laboratori. www.pratoturismo.it

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Prato, biscotto per il papa.

Atmosfere da Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato a Napoli

Gli ambienti di Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato? Si rivivono da Gay Odin, a Napoli, dove gli artigiani lavorano a mano con abilità, passione, rispetto del passato, leccornie come i “rami” di cioccolato al latte. Non lontano da Chiaia, trionfano i sapori di Mennella, pasticceria originaria di Torre del Greco, in cui le uova vengono ancora rotte a mano: fra le sue proposte i Frozen yogurt, a cui abbinare biscotti o petali al cioccolato. Poi, difronte alla Stazione Centrale, c’è Cuori di sfogliatella, che nel 2018 è entrato nei Guinness dei primati cuocendo in piazza Garibaldi la sfogliatella più grande del mondo: 92 chili di bontà, lavorati da 16 mani per ben 12 ore. Ma la città negli ultimi anni vanta anche un circuito d’arte contemporanea di livello internazionale. A cominciare dalla Metro, le cui stazioni, poste lungo la linea 1 e la 6, si sono trasformate in gallerie che contano oltre 200 opere di pittura, mosaico e scultura. visit-napoli.com

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Napoli, Gay Odin.

Crostate, cannoli e la mitica torta Sette veli a Palermo

Un crocevia culturale, nato come colonia fenicia e poi cartaginese, in cui si sono avvicendati, fra gli altri, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni. È la storia di Palermo, i cui tanti volti si rispecchiano anche in cucina e nei dolci. Uno su tutti? La Crostata al Gelo di Mellone, ricetta siciliana che utilizza l’anguria: un guscio di pasta frolla accoglie succo di cocomero, che va cotto in forno e poi arricchito con pistacchi o gelsomino fresco. La pasticceria Matranga ne ha fatto la sua specialità, mentre il cavallo di battaglia di Costa, con una delle sue sedi non lontano dal Teatro Massimo e dal quartiere della Kalsa, sono i cannoli, le classiche cialde fritte riempite di crema di ricotta fresca, e la maestosa cassata, fatta con pan di Spagna e ricotta di pecora. Finito? Neanche per sogno, perché Cappello, che ha un negozio a due passi da Palazzo Reale, ha inventato la torta Sette veli, un trionfo di cioccolato, mentre Scimone ha creato le Dita di apostolo, fatte con soffice pasta all’uovo, ma propone anche biscotti al cioccolato con scaglie di mandorla e la ciambella Scimone con nutella e panna. turismo.comune.palermo.it