Il padre di Novak Djokovic, Srdjan, ha comunicato la sua assenza alla semifinale degli Australian Open dove il figlio si sta scontrando con Tommy Paul. La decisione è stata presa dopo le polemiche suscitate dalla sua presenza, fuori dalla Rod Laver Arena, tra tifosi filorussi che sventolavano bandiere pro Putin.
Il padre di Djokovic assente alla semifinale degli Australian Open
L’uomo si è visto costretto a diramare una nota ufficiale dopo che le immagini che lo ritraggono vicino a sostenitori del presidente russo hanno fatto il giro del web. I fatti si sono verificati al termine dell’incontro vinto dal figlio contro il russo Rublev (6-1, 6-2, 6-4) ai quarti di finale. Qui un gruppo di tifosi ha srotolato bandiere russe, tra le quali una col volto di Vladimir Putin, intonando slogan pro Mosca – si ricorda che agli spettatori è vietato esibire bandiere russe o bielorusse durante il torneo.

Un video pubblicato da un canale YouTube australiano filo-russo mostrava Srdjan Djokovic in posa con l’uomo che reggeva lo stendardo con il volto del capo del Cremlino. Per mettere a tacere le polemiche generate, l’uomo ha così dichiarato: «Sono qui solamente per supportare mio figlio, non avevo intenzione di creare questa polemica. Ero fuori con i tifosi di Nole, come ho fatto dopo ogni sua vittoria, per fare foto con loro e festeggiare. La mia famiglia ha vissuto l’orrore della guerra e noi ci auguriamo solamente la pace». Per non creare ulteriori disagi al figlio o a qualunque altro giocatore, ha quindi deciso di guardare la semifinale a casa.

La nota di Tennis Australia
Dopo la rottura del silenzio da parte del padre del tennista serbo è arrivata una nota anche da parte di Tennis Australia: «Dopo quanto accaduto mercoledì sera, ci siamo attivati immediatamente per lavorare con la Polizia e la nostra squadra di sicurezza per allontanare gli istigatori della protesta. Abbiamo parlato con i giocatori e i loro team a proposito dell’importanza di non coinvolgersi in alcuna attività che possa causare pericoli e polemiche. Noi continueremo a batterci per la sicurezza degli spettatori e a ribadire la nostra posizione, vietando bandiere russe e bielorusse. Tennis Australia si augura la pace e la fine della guerra in Ucraina».