Natalia Potanina, ex moglie del miliardario russo Vladimir Potanin, potrà spostare a Londra, dove risiede dal 2014, il processo in cui si discuterà la sua richiesta di divorzio da 6,9 miliardi di dollari. I due avevano già divorziato in Russia, ma portando il contenzioso nel Regno Unito dopo l’ok della Corte d’appello inglese, Potanina conta di poter far valere i suoi diritti con più favore di quanto accadrebbe in patria. Potanin, infatti, uno dei maggiori produttori mondiali di nichel e palladio e con una fortuna stimata in 20 miliardi di dollari, è anche amico intimo di Putin, nonché suo fraterno compagno di partitelle a hockey su ghiaccio.
Natalia Potanina non si accontenta dei 41 milioni di dollari ottenuti in un tribunale russo
Natalia Potanina aveva ottenuto circa 41 milioni di dollari nell’accordo concluso nel 2014 in un tribunale russo, ma da allora ha continuato ad affermare che le spetterebbe una quota molto maggiore della fortuna dell’ex. Potanin, che risulta essere l’uomo più ricco in Russia, si è sposato due volte e ha spesso minacciato che alla sua morte la maggior parte del suo patrimonio non andrà ai suoi cinque figli, ma donato in beneficenza. Nella sua vita ha posseduto tre yacht di lusso e speso 10 milioni di dollari per il matrimonio della figlia in Costa Azzurra. Si è fatto conoscere anche come filantropo, avendo aderito a The Giving Pledge, l’organizzazione di beneficenza fondata da Bill e Melinda Gates insieme a Warren Buffett. Vladimir e Natalia si erano sposati nel 1983 in Russia, dove hanno vissuto per la maggior parte del loro matrimonio. Dopo il divorzio, Potanina si è trasferita nel Regno Unito, e lì ha cominciato l’iter giudiziario. Dopo una prima opposizione dell’Alta Corte inglese, ora invece il permesso di celebrare il processo è stato accordato. Se andrà avanti, sarà uno dei più grandi casi di divorzio per entità finanziaria affrontati nei tribunali inglesi.
Non solo il caso Potanina: Londra è la capitale mondiale dei divorzi
Londra è ormai considerata la “capitale mondiale dei divorzi“, dopo che diverse sentenze hanno concesso grossi risarcimenti alle ex-mogli di uomini molto ricchi. Le coppie che hanno divorziato all’estero e ritengono di essere state trattate ingiustamente, possono infatti chiedere di portare i loro casi davanti ai tribunali inglesi, ai sensi del Matrimonial and Family Proceedings Act del 1984. Dopo la Brexit, anche i cittadini dell’Unione europea potranno rivolgersi alla giustizia inglese per questo tipo di contenziosi.